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Rifugiato e attentatore: così Londra ha premiato chi ospitò i terroristi

Un arrestato è siriano, forse anche l'altro ha vissuto con la coppia decorata dalla regina

Rifugiato e attentatore: così Londra ha premiato chi ospitò i terroristi

Era stato accolto presso una famiglia inglese modello il diciottenne rifugiato siriano arrestato tre giorni fa con l'accusa di aver perpetrato l'attentato con una bomba artigianale nella metropolitana di Londra. Ronald e Penelope Jones, una coppia anziana che da decenni accoglie bambini e giovani in difficoltà prendendoli in affidamento, erano stati perfino insigniti di un'importante onorificenza per la loro abnegazione: The Most Excellent Order of the British Empire (MBE), concessa dalla regina in persona nel 2010. Quello dei coniugi Jones è in effetti una specie di primato, avendo accolto nel tempo 268 ragazzi complessivamente.

Nella loro casa di Sunbury-on-Thames nel Surrey, perquisita sabato dalla polizia alla ricerca dei responsabili dell'attacco terroristico che ha fatto 29 feriti e solo per una coincidenza non ha provocato una strage di pendolari, erano stati accolti negli ultimi tempi anche diversi rifugiati stranieri, e tra loro alcuni siriani.

Il ragazzo arrestato mentre cercava di imbarcarsi a Dover su un traghetto diretto in Francia viene definito un «ragazzo adottivo problematico». Era già stato fermato dalla polizia due settimane prima per ragioni che non sono state rese note, e in seguito rilasciato. Secondo il tabloid Daily Mirror, il ragazzo siriano era stato arrestato «per essere finito nei guai» proprio nei pressi della stazione della District Line di Parsons Green dove venerdì è esploso l'ordigno.

Nella notte tra sabato e ieri è stato poi arrestato un secondo giovane sospettato: si tratta di un ventunenne, fermato nel sobborgo occidentale londinese di Hounslow e subito sottoposto a interrogatorio. Un altro tabloid, il Daily Star afferma che anche lui è un siriano e che sia legato alla casa dei coniugi Jones, dove forse sarebbe stato anche lui cresciuto. In relazione con questo fermo la polizia ha perquisito un appartamento a Stanwell che si trova in linea d'aria a soli 800 metri dalla pista sud dell'aeroporto di Heathrow.

Ieri sera la televisione Itv ha trasmesso un video (http://www.itv.com/news/2017-09-17/could-cctv-footage-show-the-parsons-green-tube-bomber/)di una telecamera a circuito chiuso che mostrerebbe il terrorista che trasporta nella borsa refrigerata di un supermercato «Lidl» l'ordigno che è esploso venerdì mattina. Il ministro dell'Interno Amber Rudd ha negato che al momento sussistano elementi concreti per poter ritenere valida la rivendicazione dell'attentato da parte dell'Isis. Rudd ha confermato che la pista del «lupo solitario» non sembra credibile, ma ha aggiunto che in questa fase delle indagini «è troppo presto per trarre delle conclusioni». Il ministro ha poi annunciato il nuovo abbassamento del livello di allarme terrorismo nel Regno Unito da «critico» (il massimo su una scala di cinque) a «grave», che corrisponde comunque a una chance di attentati molto probabile.

Rudd ha anche reagito in termini critici alle considerazioni di Donald Trump, che in uno dei suoi soliti tweet aveva messo in discussione la validità dell'azione della polizia britannica, accusandola in sostanza di essere corresponsabile dell'attentato di venerdì nella metropolitana di Londra. «Non è mai utile avere certe speculazioni su un'operazione in corso e in questo includo anche il commento del presidente americano», ha dichiarato il ministro dell'Interno.

Si tratta chiaramente di un episodio che a Londra viene considerato irritante, soprattutto se si considera che una delle prime mosse di politica internazionale che Trump aveva fatto dopo il suo insediamento alla Casa Bianca era stato il rilancio della «relazione speciale» tra Stati Uniti e Regno Unito.

La stessa premier Theresa May ha voluto però ieri precisare che questo momento di tensione non comprometterà l'annunciata visita nel Regno Unito del presidente americano.

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