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Rischio terrorismo nel mondo mai così alto da quattro anni

Rapporto Aon: minaccia di attentati in continua crescita. Nel mirino i Paesi occidentali. E ora c'è anche il Vaticano

Rischio terrorismo nel mondo mai così alto da quattro anni

Rischi politici e da terrorismo in crescita nel mondo, fino a raggiungere il livello più alto registrato dal 2013 a oggi. Lo segnala la Risk Map 2017 pubblicata da Aon, primo gruppo in Italia e nel mondo nella consulenza dei rischi e delle risorse umane per le aziende che operano sui mercati internazionali.

La minaccia terroristica continua a espandersi, colpendo una serie sempre più ampia di settori e Paesi, con tattiche sempre più diversificate e l'obiettivo di uccidere. Emergono ulteriori rischi anche a livello geopolitico, che portano ad un aumento dei costi per la sicurezza e a forme di governo più autoritarie. Il rapporto non rileva per il 2017 segnali di una eventuale diminuzione complessiva dei rischi legati ad atti di violenza. I settori petrolifero, dei trasporti e della distribuzione, sono stati quelli più colpiti nel 2016: in particolare, le compagnie petrolifere e del gas sono state bersaglio del 41% degli attacchi terroristici in segno di protesta contro gli interessi commerciali e la tendenza sembra continuare anche nel 2017.

È interessante notare che per il secondo anno consecutivo si registra una crescita del numero dei Paesi (sono 19, e per la prima volta c'è tra loro anche il Vaticano) in cui sono in aumento i rischi, rispetto a quelli in cui sono diminuiti (che sono 11).

I livelli di rischio terroristico e politico comprendono non solo quello legato al terrorismo, ma anche l'esposizione a colpi di Stato, conflitti internazionali, guerre civili e ribellioni.

I Paesi a più alto rischio, quelli che si possono definire epicentri di instabilità, da cui provengono le principali minacce di terrorismo internazionale che aumentano in maniera sensibile l'esposizione ai rischi d'impresa nei Paesi limitrofi, sono 17: tre cinture a rischio molto elevato si estendono dall'Africa, passando per il Mediterraneo fino all'Atlantico, attraverso il Mediterraneo Orientale e l'Asia meridionale.

Le cifre, nella loro aridità, parlano chiaro: il 2016 ha visto un incremento del 14% degli attacchi terroristici nel mondo, passando dai 3.633 attentati nel 2015 ai 4.151 nel 2016. Ma è nei Paesi occidentali che si è assistito all'esplosione del fenomeno: qui l'incremento è dieci volte superiore, si è passati a 96 attacchi nel 2016 rispetto ai 35 del 2015.

A parziale consolazione delle imprese che operano a livello internazionale, il 2017 è il primo anno degli ultimi quattro in cui si registra per gli investitori un calo del rischio politico in tanti Paesi quanti quelli in cui tale rischio è aumentato.

Questo dato sembra suggerire un modesto miglioramento nella capacità di ripresa economica dopo anni di peggioramento.

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