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Renzi: "Rispetto agli altri Paesi accogliamo pochi migranti"

Renzi alla Camera di Commercio di Teheran: "Ci sono delle crisi umanitarie spaventose". E denuncia: "Milioni di siriani vivono una esperienza di profughi"

Renzi: "Rispetto agli altri Paesi accogliamo pochi migranti"

Matteo Renzi crede al ruolo politico che può giocare l'Iran per dare pace all'intera area, ma pungola anche l'Unione europea e l'Italia a fare di più per far fronte alle crisi umanitarie. Intervenendo al business forum alla Camera di Commercio di Teheran, il presidente del Consiglio affronta di petto il dramma che sta colpendo la Siria e ricorda che sono "milioni i siriani che vivono una esperienza di profughi". "Quindici, venti volte quelli che sono arrivati da noi - continua - Paesi come il Libano ne accolgono molti di più". Quindi, rileva la necessità di lavorare insieme sulle sfide geopolitiche: "Le tregue vanno accudite ma ci sono delle crisi umanitarie spaventose".

"Vorrei esprimere il mio sentimento di amicizia". Partecipando al business forum, Renzi spiega che l'Italia è in Iran "non solo per fare accordi economici". "Ci sono tante occasioni di business, vanno colte - dice il premier - noi faremo di tutto affinché succeda, ma prima di tutto c'è il sentimento comune di due grandi civiltà, quella persiana e quella romana del Rinascimento - continua - da questo punto di vista c'è un sentimento comune di valori e di patrimoni culturali da condividere". Renzi è il primo leader dell'Unione europea ad andare a Teheran dopo l'embargo. È un segnale chiaro. "Poche chiacchiere, poche parole, molti fatti - dice - l'Italia c'è. I rapporti non rimangano sulla carta - incalza - il vero modo di affermare una amicizia è quella di lavorare insieme, poi c'è uno spazio di cooperazione che va valorizzato di più". Quindi sottolinea la necessità di "correre, come corrono i treni italiani" e di valorizzare i progetti già in essere.

"I progetti non sono solo sulle infrastrutture - annuncia il premier - ci sono realtà nel mondo energetico, a partire da Eni e Enel, che hanno tutte le condizioni per fare dei lavori straordinari".

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