Politica estera

Il ritorno di Cameron (ministro post Brexit)

Sunak caccia la titolare dell'Interno Braverman. E nomina agli Esteri l'ex premier caduto nel 2016

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A volte ritornano. Dopo giorni di polemiche sul possibile rimpiazzo del ministro degli Interni Suella Braverman, ieri il Premier britannico Rishi Sunak ha provveduto ad un clamoroso rimpasto di governo riportando sulla scena l'ex Premier David Cameron che non sedeva da tempo tra i banchi del Parlamento. Lord Cameron diventa quindi il nuovo ministro degli Esteri poiché sostituisce James Cleverly che a sua volta prende il posto di Braverman, «licenziata» per le sue critiche alla polizia che aveva accusato di essere troppo tollerante nei confronti dei manifestanti pro Palestina. Se molti si attendevano l'uscita di Braverman, nessuno aveva invece intuito il rientro a sorpresa di Cameron, dimessosi da Primo Ministro subito dopo il referendum sulla Brexit e la vittoria dei Leavers. La sua nomina ha spiazzato tutti e pone anche alcuni problemi tecnici che lo Speaker della Camera dei Comuni ha ieri definito del tutto «risolvibili». Non è la prima volta che un ministro dell'esecutivo non siede nella camera bassa, ma in quella alta - sotto il Labour Lord Mandelson venne nominato ministro per gli Affari - e quindi non sarà possibile un confronto diretto con i colleghi deputati.

«Sono consapevole della necessità dei parlamentari di rimanere in contatto con il ministro e sono certo che questo sarà possibile in futuro», ha detto lo Speaker, ma è vero che a rispondere alle domande sollevate alla Camera dei Comuni potranno rispondere soltanto i ministri secondari che faranno parte del ministero degli Esteri. In alternativa potranno venir poste delle domande scritte e mister Cameron sarà presente a rispondere nelle varie commissioni parlamentari. Ci si chiede anche se la scelta di Cameron come nuovo ministro degli Esteri sia un segnale di un nuovo corso nello sviluppo degli accordi sulla Brexit. Va ricordato infatti che fu proprio l'ex Primo Ministro Conservatore ad indire il referendum, pur essendo profondamente contrario all'uscita dalla Comunità Europea. Vedremo quindi come gestirà i futuri rapporti con Bruxelles. Allo stesso tempo gli analisti parlamentari fanno notare che inserendo l'ex Premier nella rosa dei suoi quattro ministri più importanti, Sunak ha scelto volutamente di ignorare che il suo nome fu in passato associato ad uno dei più grandi scandali finanziari inglesi. Due anni fa infatti, la Bbc scoprì che Cameron aveva guadagnato più di 8 milioni di sterline andando in giro per il mondo a promuovere la società finanziaria Greensill Capital che falli' nel marzo del 2021, ingoiando nel suo buco nero tutti i soldi dei suoi investitori. Il suo fondatore Lex Greensill aveva avuto un incarico a Downing Street offertogli dallo stesso Cameron.

Sulla società in Svizzera e in Germania pendono ancora delle accuse di frode anche se Greensill si è sempre dichiarato innocente.Tra i nuovi ministri si contano inoltre Victoria Atkins che va a capo del ministero della Sanità in sostituzione di Steve Barclay, appena confermato come nuovo ministro dell'Ambiente. Incarico particolarmente oneroso quello della Atkins che eredita la gestione di una sanità in profonda crisi, penalizzata da gravi carenze di organico e travolta, come mai era accaduto prima, da scioperi a catena.

Barclay va invece a sostituire la dimissionaria Therese Coffey che ha deciso di andarsene insieme al ministro dei Trasporti Jesse Norman e al ragioniere generale dello Stato Jeremy Quinn.

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