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La rivelazione dell'ex grillino: "I venezuelani mi contattarono nel 2010"

L'ex pentastellato Giovanni Favia conferma i contatti tra Movimento 5 Stelle e Venezuela: "Arrivò una mail, poi girai tutto a Casaleggio"

La rivelazione dell'ex grillino: "I venezuelani mi contattarono nel 2010"

Potrebbero esserci importanti sviluppi nell'ambito del presunto finanziamento in nero, risalente a 10 anni fa, del Venezuela di Chavez a Gianroberto Casaleggio. Intanto la Procura di Milano ha aperto un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato né indagati: l'intento sarebbe quello di accertare la dinamica dei fatti e chiarire se effettivamente i soldi sono partiti. Sulla questione si è messo subito in azione Davide Casaleggio, che nelle scorse ore ha depositato una querela chiedendo che venga riunita al fascicolo di inchiesta già aperto per fornire ulteriori informazioni al riguardo. Secondo l'autore dell'inchiesta, il fondatore del Movimento 5 Stelle avrebbe incassato 3,5 milioni di euro, con una valigetta contenente tale somma che sarebbe andato a prendersi personalmente.

Ma ora potrebbe arrivare la svolta, dopo le dichiarazioni rilasciate da Giovanni Favia: "Io racconto un fatto. Poi non ho elementi a riprova dell'accusa. Sicuramente è una coincidenza che nel 2010 ci furono questi contatti, un po' così, sorprendenti, diciamo, dell'ambasciata venezuelana... per aprire un contatto con il nostro Movimento. In questo un po' le date coincidono". L'ex consigliere regionale in Emilia-Romagna per i pentastellati, nell'intervista rilasciata ad Affari Italiani, ha voluto precisare che non sa se il documento sia originale o modificato per creare una bufala. Comunque resta il fatto che può fornire una testimonianza degna di nota, ricordando di aver ricevuto la mail ufficiale: "Io semplicemente risposi che di questa cosa dovevano occuparsene i vertici e diedi i riferimenti di Casaleggio, anche se adesso nel dettaglio non ricordo i particolari".

C'è l'ipotesi del back up

Ora i detrattori potranno dire che si tratta di parole pronunciate per risentimento o rancore nei confronti del M5S, ma l'uomo ha chiarito che non è né un accusatore né un tifoso per l'eventuale passaggio dei soldi: "Io sto solo raccontando il fatto. È giusto che io lo racconti anche perché c'è un fascicolo d'indagine aperto. Per quello che può servire racconto che nel 2010 fui contattato dai diplomatici venezuelani che volevano prendere un contatto con il nostro Movimento". Si confidò con qualcuno per l'arrivo di questa mail che cercava un contatto con il Movimento? Domanda alla quale ha risposto negativamente, affermando che all'epoca fu una notizia che venne presa "con ilarità" anche dal suo staff in Regione.

Al momento non ha in mano la mail in questione, ma ha annunciato che - qualora dovesse essere necessario - potrebbe provare a recuperarla dal back up del proprio computer. Per quanto riguarda le tempistiche, Favia ricorda solamente di essere all'inizio del suo mandato in Emilia-Romagna, ma non ha alcuna certezza su chi l'abbia firmata: "Potrebbe essere lo stesso Di Martino o firmata dagli altri funzionari, non lo posso ricordare a distanza di 10 anni.

È impossibile".

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