Cronache

La rivincita di Miss Italia "Il mio anno spericolato perseguitata dal Covid"

Si è diplomata in Dad, ha vinto il titolo in streaming, ha preso il virus. E gli odiatori...

La rivincita di Miss Italia "Il mio anno spericolato perseguitata dal Covid"

Studia psicologia forse per questo ha conservato felicità e entusiasmo nonostante un anno pieno di trappole e sgambetti Martina Sambucini ha appena compiuto 20 anni ed è l'ottantunesima Miss Italia, la prima e forse l'unica eletta in streaming, quella che passerà alla storia, diceva Patrizia Mirigliani, come «la prima Miss con la mascherina». Romana di Frascati, un metro e 77 «altezza ereditata da nonno Giuseppe», è a suo modo il simbolo di un'Italia, giovane e sorridente, che non si arrende e rilancia. Perchè il Covid è tutto l'anno che ce l'ha con lei...

Già dall'inizio. Eletta Miss Italia su internet...

«Ho fatto le selezioni con le sfilate classiche nelle piazze e la finale in streaming. Un abisso di differenza. Senza pubblico manca il calore della gente, l'adrenalina, lo spirito di leggerezza. Ha pesato tanto a livello di atmosfera e di emozioni».

...però?

«Resta indimenticabile a prescindere. Certo avrei voluto fare molto di più, avere l'opportunità di emergere in modo diverso. Ma sono lo stesso una ragazza fortunata».

Ed è arrivata anche la maturità. Con la Dad, però...

«La cosa più brutta che poteva capitarmi nell'ultimo anno di scuola. É stato tutto un incubo: prepararmi da sola, fare l'esame senza stringere la mano ai prof, senza condividere con i compagni l'attesa e la festa. Tutte cose che mancheranno alla mia vita di ragazza, un bel ricordo che non avrò».

Per non farsi mancare nulla ha preso anche il Covid...

«Per fortuna non sono stata molto male: ho avuto qualche sintomo influenzale, il gusto e l'olfatto sono spariti. Avevo paura più per la mia famiglia che per me. Mi sentivo un po' in colpa...».

E con il titolo di Miss Italia sono arrivati gli odiatori...

«Non ci volevo credere. Sono passata in un attimo dall'essere una ragazza comunissima, uper anonima a Miss Italia e sui social sono arrivati haters e insulti. Le cose più carine erano: mia figlia è più bella di te, sei una raccomandata. Spesso mamme, nonne, papà. Ma le pare normale?».

Direi di no. E lei?

«All'inizio rispondevo perchè sono impulsiva. Poi ho capito davo importanza a gente frustrata. E ho smesso».

Anche le femministe però...

«Certi pregiudizi sono duri a morire. I problemi delle donne sono altri non Miss Italia: partecipare a un concorso di bellezza non sminuisce il valore di una donna. Anzi...»

Però ha conservato leggerezza e ottimismo...

«Miss Italia è la storia del nostro Paese non solo un concorso di bellezza: sono orgogliosa di far parte di questa Storia».

Solo questo?

«In un periodo così difficile è importante dare messaggi positivi, avere speranza, non arrendersi mai. E nel mio piccolo voglio fare la mia parte».

Com'è quest'estate?

«Bella. Finalmente si ricomincia a lavorare come una volta, c'è tanta voglia di fare, c'è il divertimento di cui avevamo bisogno. È stato più difficile e deprimente l'inverno con il coprifuoco alle 10, i locali che chiudevano presto».

Ma i ragazzi della sua età come la vivono?

«C'è ancora una grande confusione. A me piace andare al mare, fare la vita di spiaggia, ma hai sempre il pensiero e questa cosa toglie serenità».

Meno male che lo sport...

«L'Italia del calcio e gli azzurri delle Olimpiadi ci hanno regalato un'estate meravigliosa. Ragazzi come me che ci hanno fatto ritrovare un'Italia che vince e che piace, che hanno ridato energia e speranza a un Paese. Che ci hanno ricordato che noi italiani apparteniamo tutti allo stesso cuore».

E Miss Italia?

«Cerco di fare più esperienze possibile. Mi piace il mondo della moda, vorrei fare una scuola di recitazione. Il futuro è una scommessa, ma questi anni ci stanno forgiando.

Fidatevi di noi ragazzi».

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