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Rivoluzione azzurra: alle Europee debutta il simbolo l'"Altra Italia"

In vista del voto di maggio Berlusconi e Tajani studiano la nuova strategia politica

Rivoluzione azzurra: alle Europee debutta il simbolo l'"Altra Italia"

Per rilanciarsi, Forza Italia si allarga, si apre alla società civile, alle altre forze politiche moderate europeiste. La lista per le elezioni di maggio sarà «L'Altra Italia», con una nuova veste grafica, che comprenderà il logo del partito con il tricolore del '94, ma anche il simbolo del Ppe, per abbracciare tutto il mondo di mezzo tra la Lega salviniana e il Pd renziano.

È il vicepresidente azzurro, Antonio Tajani, che spiega all'Adnkronos la strategia politica per le europee che sta mettendo a punto con Silvio Berlusconi. Non pensano ad una federazione dice, ma ad una lista dei moderati che comprende «noi di Fi e altre forze che sono alternative al governo gialloverde». Che l'esecutivo Conte non arriverà alla fine del mandato e forse neppure oltre le elezioni di primavera il presidente dell'Europarlamento lo ripete quotidianamente.

Dopo una riunione di partito nella sede di piazza San Lorenzo in Lucina, Tajani dice: «Già l'Udc sarà in lista con noi e avremo altre forze politiche, altri movimenti. Stiamo creando una sorta di Consulta dei movimenti, che saranno vicini a noi e ciò porterà sicuramente ad un rinnovamento di Fi anche nel simbolo». Un rinnovamento che viene fortemente caratterizzato dall'offensiva al governo, concentrata sulla manovra, con iniziative e gazebo in tutte le province, fino alla conclusione a Roma del 7 dicembre, con Berlusconi che parlerà all'Hotel Ergife.

La convention sarà il culmine delle due settimane di mobilitazione contro la legge di bilancio bocciata dall'Ue. Si presenteranno le controproposte di Fi e si presserà il governo perché riscriva il testo attuale. «Contromanovra, ti aspettiamo», dice il volantino virtuale sui social. La manifestazione anticipa di un giorno quella di Matteo Salvini, che l'8 dicembre ha chiamato i suoi a piazza del Popolo, al grido: «Prima gli italiani».

È per Fi l'ennesimo no al partito unico e la risposta all'alleato leghista che, anche se lo nega e preannuncia un prossimo incontro con il Cav sulle regionali, ha lanciato un'Opa più che sugli eletti sugli elettori azzurri. Quanto tiene il legame con il Carroccio? «Alle Europee non ci sono alleati, c'è il proporzionale - sottolinea Tajani -, con la Lega siamo alleati in Regioni e Comuni. Noi siamo coerenti con il voto del 4 marzo. Ma il Carroccio al governo non è che stia disattendendo il programma di centrodestra, perché non c'è proprio nulla, basta vedere la manovra...».

Ad Arcore il Cavaliere studia i bozzetti per decidere come sarà il manifesto delle Europee, se conterrà il suo nome (ancora non ha deciso se candidarsi) e come si accosteranno Fi, L'Altra Italia, il Ppe. Ma gli ingredienti saranno questi, per un polo aggregatore, europeista e moderato, antidoto al blocco sovranista-populista.

L'idea è di ampliare il perimetro liberal-cristiano per inglobare l'Udc, la Südtiroler Volkspartei, il gruppo di Fitto in Puglia, i riformisti di Stefano Parisi e Stefano Caldoro, Idea di Gaetano Quagliariello, il nuovo Psi, le liste civiche.

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