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La rivoluzione di Rete4 "Avanti senza ripensamenti"

Pier Silvio Berlusconi battezza il rinnovo del canale «Vorrei mandare in onda il programma di Renzi»

La rivoluzione di Rete4 "Avanti senza ripensamenti"

Uno studio per cinque programmi. Se Rete4 va rivoluzionata allora bisogna realizzarlo con le tecnologie più moderne ed efficienti. Così ieri pomeriggio i vertici Mediaset hanno presentato nel centro televisivo del Palatino di Roma lo spazio che cambia scenografia ogni giorno. E, così, quando si sarà a regime, a ottobre, al Palatino si alterneranno i talk di Barbara Palombelli e di Nicola Porro, i programmi di divulgazione di Roberto Giacobbo, il varietà di Pierino Chiambretti e l'attualità di Gerardo Greco.

A Milano restano la redazione del Tg4 e la cronaca nera con Quarto Grado di Gianluigi Nuzzi. L'obiettivo? Come ribadito da Sebastiano Lombardi, direttore di rete, «cambiare la linea editoriale di Rete4 spostando il baricentro sull'informazione e sulla divulgazione, ma rimanendo nell'ambito di una rete generalista che trasmette anche film, soap, varietà come è nella sua tradizione». E, di diverso rispetto al passato, anche una moderazione dei toni garantita dai professionisti scelti per guidare i nuovi programmi. Dunque, una svolta rispetto ai toni gridati dei talk. «Ma noi non ci siamo pentiti e neppure abbiamo avuto ripensamenti - risponde l'ad Pier Silvio Berlusconi rispetto a chi lega la svolta alle vicende politiche -. Era giunto il momento di un cambiamento. Il fatto che non rinneghiamo il passato è dimostrato anche dalla continuazione del rapporto con Mario Giordano e Paolo Del Debbio». Giordano avrà uno spazio Fuori dal coro, subito dopo il Tg4 delle 19. Mentre per Del Debbio sono allo studio nuovi progetti.

Però per fare le rivoluzioni ci vuole tempo e Pier Silvio chiede di fare i conti più in avanti. A chi gli fa notare la buona partenza della striscia quotidiana Stasera Italia della Palombelli (la prima sera ha vinto rispetto alla Gruber, la seconda ha perso), lui specifica che i programmi «non sono fatti per andare contro qualcuno (La7 in particolare) anche se ovviamente devono ottenere risultati soddisfacenti».

E dunque, eccoli che si presentano tutti schierati i nuovi volti di Rete 4. Gerardo Greco che da stasera debutta con W l'Italia, primo ospite in studio il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e una storia dolorosa di immigrazione clandestina. Gianluigi Nuzzi che da domani torna con Quarto Grado a un mese esatto dalla tragedia del ponte Morandi di Genova «il delitto con la D maiuscola». Nicola Porro che esordisce lunedì con Quarta Repubblica dedicato a politica ed economia: «Ci tengo a sottolineare - spiega - che avrà un dna diverso da Matrix». Chiambretti che arriverà a metà ottobre con uno show al suo solito surreale dedicato alle donne. E Roberto Giacobbo che con Freedom da fine ottobre si dedicherà alla divulgazione scientifica «con un archivio di immagini ad altissima tecnologia».

E Renzi? Anche lui potrebbe trovare spazio su una rete Mediaset, magari Rete4 stessa. Le trattative per avere il suo programma dedicato alle bellezze di Firenze non sono interrotte come è stato paventato. «Stiamo ancora aspettando di vedere una puntata - spiega Pier Silvio - quando la vedremo decideremo.

Comunque io ci terrei molto a mandarlo in onda da noi».

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