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Roma, Bertolaso tira dritto: "Si unisca chi non ha chance"

Mister Emergenze resta in pista e offre un patto di non belligeranza a Marchini «Possibile una convergenza con chi ha le mie stesse caratteristiche civiche»

Roma, Bertolaso tira dritto: "Si unisca chi non ha chance"

Roma - Bertolaso resta in pista, offre il calumet della pace a Marchini ma esclude di fare un passo indietro per farne una sorta di ruota di scorta. Smentendo, così, l'ipotesi di un suo passo indietro a favore dell'imprenditore. Nessuno dei due candidati, per adesso, sembra avere l'intenzione di mettersi in panchina. Quello che cercano di fare, con estremo realismo, è, però, non pestarsi i piedi, sapendo di pescare nello stesso elettorato. I due si usmano, si stimano e si lanciano quotidianamente segnali di fumo. Per ora nessun patto; ma in prospettiva una sorta di «non belligeranza». L'ultima apertura la fa Mister Emergenze: «Mi pare che Marchini sia un candidato simile a me, un candidato civico, che in questi ultimi anni, a Roma, ha fatto un'opposizione concreta dimostrando di essere libero». Una carezza che a molti fa pensare imminente uno stop del candidato berlusconiano. Ma lo stesso poi spiega: «Chiariamoci. Io sono in campo, continuo la mia campagna elettorale. Poco fa, camminando per strada, mi hanno fermato almeno la metà delle persone che ho incrociato. Mi dicono di andare avanti, qualcuno ha detto che va a votare solo se sono in campo io».Però c'è un però. In un'intervista al Corsera Bertolaso era andato oltre: «Fino a che ci sono le condizioni per andare avanti, è ovvio che non mi ritirerò. Però non sono certo il tipo a cui piace andare a sbattere contro un muro. Di conseguenza, se nel corso delle settimane si dimostrasse l'impossibilità di arrivare al ballottaggio, si potrebbe trovare una convergenza con un candidato che abbia le mie stesse caratteristiche civiche».Una posizione poi rettificata ieri: «La convergenza con Marchini è un'ipotesi che avrebbe verificata nelle prossime settimane. Quanto alla storia del city manager, rispondo subito che non lo farò».Marchini, dal canto suo, ricambia l'attestato di stima: «Prendo atto della generosa espressione che Bertolaso ha avuto nei miei confronti, dimostrando di dire ciò che pensa anche quando forse, come spesso è accaduto, può essere controproducente per lui. È merce rara trovare qualcuno che dica ciò che pensa in politica, che anteponga l'amore per Roma all'egoismo partitico». E poi: «Lui resta in campo, tutto il resto è prematuro: la cosa importante è che si parli di progetti. Riconosco a Bertolaso di parlare di cose concrete e su alcune mi scontro con lui; gli altri mi continuano a parlare di cose che non esistono più».Pure Maurizio Gasparri interviene nel dibattito chiedendo che siano gli altri a convergere sull'ex capo della Protezione civile: «Bertolaso è determinato ad andare avanti e spero che altri, che non hanno alcuna possibilità di andare al ballottaggio, convergano sulla sua candidatura».La situazione resta ancora confusa; e non solo a Roma.

A Bolzano, infatti, mentre Matteoli (Fi) e La Russa (Fdi) prendono posizione a favore di Igor Janes, sponsorizzato da Michaela Biancofiore, la commissaria degli azzurri in Regione, Elisabetta Gardini, annuncia che il candidato «definitivo» è l'avvocato Mario Tagnin.

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