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Roma, il Pd spazza via i grillini La Raggi: chi sporca pulisce

Mille dem in maglietta gialla per il «ramazza day» Il sindaco: la situazione rifiuti si sta normalizzando

Roma, il Pd spazza via i grillini La Raggi: chi sporca pulisce

Roma Armati di scope e rastrelli, secchi e anche decespugliatori i mille volontari con la maglietta gialla che ha il logo del Pd e l'immagine di una formica. Delle 8 di mattina lavorano in parchi, piazze e strade di 43 siti nei 15 municipi di Roma, in gruppi di 20 o 30. I sacchi di plastica riempiti di erbacce, carte, bottiglie di vetro e plastica, schifezze varie li raccoglierà in serata l'Ama, grande accusata dell'emergenza rifiuti nella capitale, ora sotto osservazione dell'Anac di Raffaele Cantone.

È il Ramazza day lanciato dal leader dem Matteo Renzi, per sfottere e provocare la sindaca Virginia Raggi e la sua giunta targata M5S, per denunciarne l'incapacità. In camicia bianca, non proprio adatta al ruolo di spazzino, lui stesso arriva alla stazione Tuscolana per chiedere come va. Raccoglie una bottiglia di plastica in favore di telecamera, fa qualche foto con i ripulitori e confessa: «Io non ho fatto una mazza». Il resto lo dice dai social network: «Bello il Pdnetwork che si mobilita non per protestare, ma per dare una mano», «Le#magliettegialle diventeranno sempre più un marchio di fabbrica del nuovo Pd».

Solo operazione di propaganda per M5S e Fi. Piccata, la sindaca Raggi compare in video sul suo profilo Facebook per rispedire le accuse al mittente, quel «noto partito» Pd, «responsabile del malgoverno degli ultimi 20 anni a Roma», che ora ha deciso finalmente di rispettare «il noto principio secondo cui chi sporca pulisce». Spera che «non sia uno sterile spot elettorale» e assicura che la situazione dei rifiuti «si sta normalizzando», grazie a task force e a turni rafforzati.

Nello scontro politico sulla monnezza entra anche il leader di Fi Silvio Berlusconi. «A Roma sia i Cinque Stelle, che guidano il Comune, competente per la raccolta dei rifiuti, sia il Pd che guida la Regione, competente per le discariche e gli inceneritori - commenta - sono responsabili della grave situazione che si è determinata. Quindi invece di accusarsi a vicenda, e di fare propaganda, farebbero bene a prendere provvedimenti, se ne sono capaci, a dare le dimissioni se non ne sono in grado».

Il M5S accusa i dem di avergli «copiato» le magliette gialle, Fi di aver copiato l'idea dei suoi giovani e il presidente Pd Matteo Orfini risponde alle critiche dicendo che «da mesi» si ramazza. Intanto, nella gara degli spazzini entra qualche big. Il ministro per la Pa Marianna Madia si fa vedere in periferia, a Tor Bella monaca, dove la raggiunge anche Orfini, l'ex antagonista della Raggi Roberto Giachetti compare davanti ad una scuola di Monte Spaccato e da Centocelle la capogruppo dem in Campidoglio Michela Di Biase si rallegra che qua e là in città anche il M5S si sia mobilitato, aderendo all'iniziativa.

Beppe Grillo, però, dal suo blog indica una strada diversa da quella di discariche e inceneritori e propone di mettere a Roma nord e Roma sud due grandi separatori d'immondizia, per far diventare alluminio, carta, vetro e plastica «una risorsa» e risolvere il problema rifiuti a Roma.

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