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Romeo a Russo: "100mila euro a Dubai? No, meglio a Londra"

Così l'imprenditore pagava il faccendiere che avrebbe fatto da mediatore per fargli ottenere appalti in Consip

Romeo a Russo: "100mila euro a Dubai? No, meglio a Londra"

Centomila euro netti ogni anno. Tanto avrebbe promesso Alfredo Romeo al faccendiere toscano Carlo Russo perché gli garantisse gli appalti in Consip.

È quanto emerge, secondo La Stampa dalle indagini della procura che è arrivata a chiedere una rogatoria internazionale all'Inghilterra per controllare giri sospetti di denaro. Secondo i pm, infatti, "acquisito preventivo assenso da Tiziano Renzi all’avvio delle illegali dazioni", Romeo avrebbe manifestato "l’intenzione di devolvere 100mila euro netti all’anno a Russo, attraverso l’affidamento di contratti di consulenza proprio nel settore della valorizzazione alberghiera".

Per il passaggio di soldi, in realtà Russo avrebbe proposto un conto a Dubai, ma Romeo avrebbe tirato in ballo la "società londinese gestita dal figlio Francesco", considerando l'operazione più sicura perché poteva essere nascosta dietro una consulenza fittizia. A questo punto Russo avrebbe proposto a Romeo di incontrare Tiziano Renzi, "perché il triangolo è quello".

Un triangolo, racconta sempre La Stampa, formato dal papà dell'ex premier, l'ad Consip, Luigi Marroni, e il renziano Luca Lotti.

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