Elezioni Regionali 2020

Rousseau dice "no": il Movimento 5 Stelle si presenterà alle Regionali

Il 70% ha votato "no" e quindi ha dato il via libera: i grillini correranno regolarmente in Emilia-Romagna e in Calabria. Di Maio: "Ci presentiamo da soli"

Rousseau dice "no": il Movimento 5 Stelle si presenterà alle Regionali

Su Rousseau il 70% ha detto "no": il Movimento 5 Stelle si presenterà dunque regolarmente alle elezioni Regionali in Emilia-Romagna e in Calabria in programma domenica 26 gennaio 2020. In giornata vi erano state tante polemiche relative al quesito giudicato "fuorviante": gli iscritti sono stati chiamati a decidere se il M5S dovesse osservare una pausa elettorale fino a marzo per preparare gli Stati Generali, evitando di partecipare alle tornate elettorali in questione. Nel complesso sono state espresse 27.273 preferenze su un totale di 125.018 aventi diritto al voto.

"Correremo da soli"

Su Facebook è subito arrivato il commento da parte di Luigi Di Maio: "Dobbiamo essere tutti felici del risultato della votazione di oggi. Era necessario fare questo voto perché in tanti, anche persone che hanno fatto la storia del Movimento, mi hanno espresso i loro dubbi sulla partecipazione al voto in questo momento storico e c'erano tanti strani retroscena sui giornali". Il capo politico ha annunciato anche un'importante novità: "In Emilia Romagna e in Calabria ci presenteremo e i parlamentari e i consiglieri regionali mi hanno chiesto di correre da soli. Alcuni avevano espresso delle perplessità e anche contrarietà rispetto a votare sulla nostra piattaforma. Ma noi siamo il Movimento 5 Stelle e questo è quello che facciamo quando dobbiamo prendere una decisione importante".

Il ministro degli Esteri ha ribadito come vi sia una sola strada da percorrere: "Mettersi pancia a terra e dare il massimo per queste due regioni". Ha chiamato a raccolta tutto il mondo pentastellato, dai parlamentari agli attivisti passando per i consiglieri comunali e regionali: "Abbiamo bisogno delle vostre idee, della vostra partecipazione, del vostro contributo. Non abbiamo paura, né del risultato delle elezioni, né tantomeno di chiedere l’opinione dei nostri iscritti su Rousseau, che ci accompagnano in questa avventura iniziata 10 anni fa. L'unica cosa che temiamo è la mancanza di partecipazione, ma oggi ci avete fatto sentire che non siamo soli". Da segnalare che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, arrivando al ristorante romano per la cena con i ministri, ha assicurato che non ci saranno ripercussioni sulla tenuta del governo dopo il voto espresso.

Polemiche

Non sono mancate le polemiche. Il senatore grillino Gabriele Lanzi ha fatto notare: "Per come è posto il quesito sulla piattaforma Rousseau può certamente trarre in inganno i votanti. Come successe inizialmente nel voto per il governo con il Pd dove si scambiò il sì con il no". L'ex ministro per il Sud Barbara Lezzi ha inoltre lanciato una frecciatina a Vincenzo Spadafora, attuale titolare del dicastero dello Sport: "Ho votato no. Non intendo mettermi in pausa. Mi dispiace per chi la pensa diversamente ma io non credo a un Movimento Spadaforizzato".

Proprio mentre era in corso il voto Paolo Parentela, coordinatore della campagna elettorale per le Regionali calabresi, si è dimesso da questo incarico: "Non c’è alcun nesso tra l’annunciata riorganizzazione del Movimento 5 Stelle, l’ennesima da circa un anno, e la scelta di chiedere agli iscritti di ogni parte d’Italia se partecipare o meno alle imminenti Regionali della Calabria e dell’Emilia Romagna".

Dalla pagina Facebook M5S in Emilia-Romagna è stato poi esplicitamente rivolto l'invito a votare no: "Il Movimento sta attraversando una fase di cambiamento. Ma mandare i cittadini nelle istituzioni è nel suo Dna.

Per questo vi invitiamo a votare No al quesito proposto su Rousseau per permettere la presentazione delle lista Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni Regionali in Emilia-Romagna".

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