Cronache

S. Croce, vertici indagati E c'è il video della tragedia

S. Croce, vertici indagati E c'è il video della tragedia

Santa Croce ha chiuso per lutto. Oggi, forse, riaprirà. Sul portone d'ingresso della basilica è appeso un cartello di cordoglio ai parenti della vittima del crollo. Accanto c'è un giglio bianco. Attorno un viavai di turisti che fotografano col cellulare. Nel frattempo gli accertamenti sulla gestione della basilica e in particolare sulle responsabilità di manutenzione vanno avanti. Le telecamere interne hanno registrato l'incidente che è costato la vita a Daniel Testor Schnell che stava visitando la chiesa assieme alla moglie quando è stato colpito mortalmente da un frammento lapideo staccatosi dalla sommità del transetto di destra.

Le immagini sono chiare: la pietra colpisce il turista tra spalla e testa, causando traumi mortali fra cui la recisione dei vasi sanguigni. Il video è stato acquisito dalla procura di Firenze che sulla vicenda ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e spedito tre avvisi di garanzia ai vertici dell'Opera di Santa Croce in attesa dell'autopsia. I destinatari sono la presidente Irene Sanesi, il segretario generale Giuseppe De Micheli e il responsabile della manutenzione Marco Pancani.

A Firenze Maria Cristina Viniegra, 50 anni, testimone impotente della tragedia, attende di poter riportare il corpo del marito in Spagna. Ha fatto sapere che la famiglia si costituirà parte civile in caso di processo. La speranza che l'inchiesta sia rapida. «Appresa la notizia - ha detto il ministro Franceschini - ho chiamato il segretario generale del ministero per fare verifiche rispetto alle diverse competenze sull'immobile che è di proprietà del Fondo edifici di culto del ministero degli Interni. Ora è il momento di capire la dinamica». Franceschini è tornato a parlare di bisogno di maggiori risorse dai privati. «Siamo passati da 40 milioni a 3 miliardi di stanziamenti, ma servono più fondi dai privati per tutelare il nostro patrimonio vincolato». In serata il sindaco di Firenze, Dario Nardella chiede tempi rapidi per l'inchiesta.

«È in ballo la credibilità dell'Italia», dice.

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