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Sala: "Difficile un'alleanza Pisapia-Renzi"

Beppe Sala, sindaco di Milano, ammette che la difficoltà del Pd di stringere un'alleanza con la sinistra di Pisapia è dovuta anche alla personalità del segretario Matteo Renzi

Sala: "Difficile un'alleanza Pisapia-Renzi"

"Renzi è un po’ indisponente. Lo sa anche lui. Resta da capire se questo suo modo d’essere fa arrabbiare solo i compagni di viaggio della politica, o anche gli elettori. Lo vedremo presto, alla resa dei conti". Il sindaco di Milano, Beppe Sala, intervistato dal Corriere della Sera, parla delle difficoltà del Pd di fare un'alleanza con Insieme, il nuovo movimento di Giuliano Pisapia e Pier Luigi Bersani.

Secondo il sindaco di Milano un'alleanza larga di centrosinistra, al momento, non è fattibile anche a causa della"personalità di Renzi". "Ma onestamente - aggiunge - non ho visto segni di convergenza. Ho sentito buone idee, in entrambi i campi. Ripeto: io sto col Pd. Ma nel discorso di Bersani mi è piaciuto ad esempio il passaggio sulla necessità di nuovi investimenti". Sala, pur essendo vicino al Pd e pur appoggiando Renzi "perché non è afflitto dalla tipica voluttà della sconfitta che caratterizza la sinistra italiana", pensa che le amministrative siano state un campanello d'allarme importante e che, alle Politiche, le cose non cambieranno."Il tipico emiliano o toscano o romagnolo di famiglia ex comunista che ha votato Lega continuerà a farlo", dice.

"Forse - aggiunge - ha ragione Cacciari: Renzi non cerca un’alleanza con Insieme perché ritiene di pescare di più verso il centro. Alla conta dei voti capiremo se è la strategia giusta". Di sicuro il candidato premier sarà lui: "Non vedo Renzi che prima del voto annuncia: il candidato premier non sono io. Sono certo che Renzi covi l’ambizione di essere lui; e se così non fosse, bisogna capire chi rimane in campo. Non è facile fare il presidente del Consiglio avendo una forte personalità come Renzi alla segreteria".

Un'alleanza tra Renzi e Berlusconi dopo il voto "sarebbe obiettivamente una delusione" e pertanto "è essenziale per il Pd avere un voto in più del secondo partito. Quanto al tentativo di Prodi di riunire il centrosinistra, dice: "Credo che durerà molta fatica a fare da collante tra le varie anime. Era giusto provarci. Ma conosco anche il suo caratterino. Non credo avrà ancora voglia di giocare questa parte in commedia". Su Gentiloni dice: "Non penso sia troppo morbido. Ma un conto è fare un anno; non so se riuscirebbe a reggere un mandato lungo, con Renzi che lo incalza il mattino, il pomeriggio e la sera". Sala, in merito all'inchiesta Expo che lo vede indagato, commenta:"Non sono in gioco le mie dimissioni. Mi ero autosospeso perché volevo fare una riflessione. Certo una condanna segnerebbe un punto fondamentale nel mio curriculum politico, e comunque segnerebbe me.

Ma di sicuro finirò il mandato di sindaco".

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