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Salirono sulla Sea Watch. Multati tre parlamentari: "Non attesero i medici"

La Guardia costiera sanziona Fratoianni (Si) Magi (+Europa) e l'azzurra Prestigiacomo

Salirono sulla Sea Watch. Multati tre parlamentari: "Non attesero i medici"

Catania Salire sulla nave Sea Watch, ancorata al largo di Siracusa con a bordo 47 immigrati raccolti in mare lo scorso 27 gennaio dall'omonima Ong, costerà 2mila euro a Riccardo Magi di +Europa, Nicola Fratoianni di Sinistra italiana e Stefania Prestigiacomo di Forza Italia. Che ieri lamentano sui social la decisione della Capitaneria di porto, «infondata e pretestuosa» secondo Magi.

L'autorità contesta ai parlamentari, al sindaco di Siracusa e ad altre persone di essere salite sulla nave «prima che fosse fatta la libera pratica» e prima del medico, come prescrive la legge per le imbarcazioni che arrivano da paesi extraeuropei. Fratoianni contesta che la nave non aveva fatto nessuno scalo fuori dall'Italia. Già, perché, la Ong, date pure le cattive condizioni del mare, fece rotta dritto sulla Sicilia. «Multato per Sea Watch? Per me è una medaglia», dice Fratoianni, che poi accusa «l'ottusità della burocrazia. Un ministro è sotto inchiesta per aver sequestrato una nave e i naufraghi a bordo, contravvenendo alle leggi italiane e alle norme internazionali. E cosa fa la Capitaneria di Siracusa? Manda una multa a quei deputati che sono saliti a bordo, esercitando semplicemente le prerogative parlamentari».

La foto del verbale viene postata su Twitter, insieme all'annuncio che farà Magi ricorso. Poi l'affondo al ministro dell'Interno: «Salvini continua a dire di essere pronto a farsi processare, ma poi si protegge con l'ombrello politico da accuse penali gravi come il sequestro dei migranti a bordo della Diciotti mi arriva dalla Guardia costiera una multa per essere salito sulla Sea Watch a verificare le condizioni delle persone trattenute arbitrariamente e illegittimamente».

Sul caso Sea Watch è in corso l'istruttoria del tribunale dei ministri di Catania che deve esprimersi sull'archiviazione o la richiesta di autorizzazione a procedere per Salvini per sequestro di persona. Per il caso Diciotti, il procuratore di Catania aveva chiesto l'archiviazione e ha fatto lo stesso per il caso Sea Watch, mentre il tribunale aveva chiesto l'autorizzazione a procedere, poi negata dal Senato. E ora il tribunale dei ministri etneo apre un altro fascicolo perché il sequestro di persona aggravato dal sequestro di minori comporta fino a 15 anni di carcere.

Il Viminale replica a distanza e rivendica la sua linea: «I morti in mare sono drasticamente diminuiti, i numeri parlano chiaro - dice Salvini - Porti chiusi per delinquenti e per chi non ha davvero bisogno di aiuto».

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