Economia

Salva banche, continua la farsa: "Senza decreto nessun rimborso"

La smentita del ministero dell'Economia: "Gli obbligazionisti non riavranno i soldi prima del testo di Palazzo Chigi". Ma spunta una corsia preferenziale per i correntisti di Etruria

Salva banche, continua la farsa: "Senza decreto nessun rimborso"

Diceva Karl Marx: la Storia si ripete due volte; la prima come tragedia, la seconda come farsa. È quel che sta avvenendo ai risparmiatori che hanno sottoscritto obbligazioni subordinate dei 4 istituti salvati dal governo Renzi.Hanno perso tutti i loro risparmi, la tragedia. L'attivismo mediatico del governo, la farsa. Il ministero dell'Economia comunica che nessun rimborso verrà effettuato prima che il governo abbia varato i decreti attuativi della norma definita nella legge di Stabilità. Ha tempo 90 giorni per presentarli; ma il testo - garantiscono in via Venti Settembre - sarà pronto prima. Poi, la palla passerà a Raffaele Cantone. Quindi, potranno essere sbloccate le risorse (100 milioni) per rimborsare gli obbligazionisti che - vale la pena di ricordare - hanno perso 300 milioni. Queste risorse, indicate dalla legge di Stabilità, in realtà verranno attivate attraverso un fondo volontario creato dagli istituti di credito, e collocato all'interno del Fondo interbancario.

Ad innescare la reazione del ministero dell'Economia è stata l'indiscrezione (pubblicata da Repubblica) che ipotizzava il rimborso immediato solo per alcuni obbligazionisti subordinati e solo per quelli che avevano sottoscritto titoli della Banca Etruria, nel cui consiglio di amministrazione sedeva (fino al fallimento) Pierluigi Boschi, padre del ministro Maria Elena.L'indiscrezione faceva capire che ad ideare la soluzione sarebbe stato il presidente della nuova Banca Etruria. Vale a dire, Andrea Nicastro. Nicastro, però, è anche presidente di tutt'e quattro le banche salvate dal governo. Vale a dire, oltre all'Etruria, anche di Banca Marche, CariChieti e CariFe. Perché, quindi, l'intervento immediato solo per l'Etruria? E perché l'immediata precisazione del ministero dell'Economia?In realtà, secondo Arezzo Notizie, Nicastro avrebbe realmente annunciato di aver già individuato i 680 obbligazionisti di Banca Etruria che hanno perso circa 17 milioni di euro. Vale a dire, più del 50 per cento del proprio patrimonio. E che di conseguenza saranno i primi, una volta elaborati i decreti attuativi del governo, ad essere rimborsati.

Ma un'iniziativa del genere non potrebbe mai essere avviata esclusivamente per la Banca di Arezzo. Identica procedura dev'essere avviata anche per i risparmiatori delle altre banche, rimasti invischiati nelle maglie del decreto. Allora, perché il ministero dell'Economia è intervenuto con la precisazione? E soprattutto perché, visto che l'indiscrezione riportava frasi che Nicastro aveva realmente pronunciato? Forse perché sulla vicenda della Banca Etruria il governo ha la pelle sottile. Non solo per le cronache giudiziarie legate al padre del ministro Boschi, ma anche per altre coincidenze: come quella che vede l'ex avvocato dell'Istituto bancario ora nominato al Csm, mentre il di lui figlio resta l'avvocato difensore della banca.

Forse aveva ragione Marx: la Storia si ripete; prima come tragedia, poi come farsa.

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