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Cittadinanza a stranieri, la tassa ora raddoppia. E Salvini: "Bene così"

Parlando dal Paladozza di Bologna, dove si trova per la presentazione della candidata del centrodestra alle Regionali in Emilia, Lucia Borgonzoni, il leader leghista ironizza: "Conte raddoppia tassa sulla cittadinanza: bravi, bene"

Cittadinanza a stranieri, la tassa ora raddoppia. E Salvini: "Bene così"

"Il governo ha raddoppiato la tassa per ottenere la cittadinanza. Bravi. Da questo punto di vista ringrazio la sinistra che ha preso un po' di leghismo". Dal Paladozza di Bologna, dove giovedì sera è in programma il grande evento della Lega con la presentazione della candidatura di Lucia Borgonzoni alle elezioni regionali in Emilia-Romagna del 26 gennaio, Matteo Salvini si affida all'ironia per commentare l'ultima trovata del governo in materia fiscale: il raddoppio da 300 a 600 euro della tassa sulla cittadinanza.

Durante una diretta Facebook, il segretario del Carroccio commenta così la decisione dei giallorossi di raddoppiare l'importo della tassa da pagare per il conseguimento della cittadinanza italiana. Una "cosa intelligente", per Salvini, già inserita nella manovra. "Il governo di sinistra che vuole cancellare i decreti sicurezza, il governo di Fratoianni - scherza il leghista - ha raddoppiato la tassa per ottenere la cittadinanza. Bene, bravi". E ancora: "Da questo punto di vista ringrazio la sinistra che ha preso un po' di leghismo".

Una questione, quella del raddoppio della tassa per coloro che vogliono diventare cittadini italiani, passata un po' in cavalleria. Tra i pochi a prendere pubblicamente posizione contro la misura voluta dai giallorossi è stato Mario Borghese, deputato eletto in Sud America e vicepresidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero (Maie). "Ci opponiamo con forza all’aumento della cosiddetta tassa di cittadinanza per i discendenti dei nostri emigrati. Portare la gabella da 300 a 600 euro, raddoppiandola, vuol dire non avere idea di quanto sia difficile per i nostri connazionali, in particolare in certi Paesi dell’America Latina, poter avere tali somme a disposizione", ha scritto in una nota Borghese, annunciando la presentazione di un emendamento da parte del senatore Adriano Cario (Maie) "volto a cancellare l’aumento di questa odiosa e iniqua tassa, che secondo alcuni è persino incostituzionale, perché tassa un diritto". In attesa di un eventuale dietro-front da parte del governo, Salvini prende e porta a casa. Aggiungendo - sempre nella stessa diretta Facebook - un altro pizzico di sarcasmo: "Magari non se ne sono accorti e se lo dico magari ci ripensano".

Il "prezzo" della cittadinanza

Ma quanto costa esattamente prendere la cittadinanza italiana? Fino all'ottobre 2018 il prezzo era di 200 euro, diventati 250 dal 5 ottobre 2018 dopo l'entrata in vigore del decreto legge 113/2018 recante "Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica", voluto dall'ex ministro dell'Interno, cioè Salvini. Il contributo era - ed è previsto ancora oggi - non solo per la concessione della cittadinanza, ma per le "istanze o dichiarazioni di elezioni, acquisto, riacquisto e rinuncia". Perché allora il deputato Borghese e il senatore Cario del Maie parlano di 300 euro? Il motivo è presto detto: s tratta della cifra che deve sborsare chi richiede la cittadinanza italiana all'estero per ragioni ereditarie.

Il 30% di questi 300 euro, fino ad oggi, è destinato agli uffici consolari responsabili chiamati a sbrigare le pratiche per il perfezionamento della domanda.

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