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Salvini contro Renzi: il grande duello domani a “Porta a Porta”

Lo scontro tra i Matteo Salvini e Matteo Renzi durerà 75 minuti. Niente claque e niente supporter ma in studio solo un pubblico terzo

Salvini contro Renzi: il grande duello domani a “Porta a Porta”

Domani sarà il grande giorno del "Matteo contro Matteo", il duello televisivo tra Matteo Salvini e Matteo Renzi. I leader della Lega e di Italia Viva saranno ospiti di Bruno Vespa a “Porta a porta”, nel loro primo confronto televisivo.

Era stato l’ex premier a lanciare il guanto della sfida nel corso di una partecipazione al programma circa un mese fa. Durante quella puntata, Vespa aveva mandato un messaggio Whatsapp a Salvini che aveva risposto in tempo reale accettando di partecipare al dibattito.

L’evento mediatico tra i due Matteo avviene proprio in una settimana particolare che vede due importanti appuntamenti politici. Sabato ci sarà la manifestazione della Lega a Roma, a cui hanno aderito anche Fratelli d’Italia e Forza Italia, contro il governo giallorosso. Nel week-end, inoltre, ci sarà il battesimo del nuovo movimento “Italia Viva” alla Leopolda.

Per il duello televisivo filtrano solo pochi particolari. Il confronto durerà 75 minuti: niente claque, niente supporter, ma un pubblico terzo che ascolterà le parole dei due Matteo. L’attesa puntata di “Porta a Porta” andrà in onda subito dopo la partita valida per le qualificazione europee Liechtenstein-Itallia.

Nel corso del dibattito non sarebbero previsti servizi ma potrebbero comparire le famose lavagnone sulle quali si sono alternati i protagonisti. Un modo,m questo, per far emergere le personalità dei leader. La scenografia dello studio non cambierà e non ci saranno effetti speciali.

In realtà, l’appuntamento è alle 18 per la registrazione. Nel corso della prima mezz'ora, Renzi e Salvini e il leader leghista si confronteranno moderati dal solo Bruno Vespa su temi liberi, senza "regole di ingaggio" particolari, né minutaggio negli interventi, con la cortesia però di non essere troppo lunghi. Negli altri 40 minuti entreranno in campo Maurizio Molinari, direttore de La Stampa, e Michele Brambilla, direttore del Quotidiano nazionale. I temi saranno di stretta attualità: la manovra finanziaria, immigrazione.

Probabilmente, l’ex rottamatore attaccherà il Capitano sul Russiagate, sulle posizioni euroscettiche di Borghi e Bagnai e quota 100, una misura fortemente criticata in queste ore in vista della manovra. Salvini difenderà quanto fatto dal governo gialloverde, proprio a partire da quota 100. Poi il leader della Lega rimarcherà i risultati ottenuti sul tema dell’immigrazione quando lui sedeva al Viminale, ed esalterà una misura come la flat tax riservata agli autonomi che ora i giallorossi vorrebbero eliminare.

Salvini potrebbe fare chiarezza sull’europeismo e sull’atlantismo. “Io - ha detto oggi al Foglio - voglio stare in Europa, non per una passione ideale, ma perché nel mondo di oggi l’Italia fuori dall’Europa è destinata a non contare nulla”. Un cambio di passo di non poco conto.

In questa sfida occhio anche allo stile. Il leader del Carroccio potrebbe indossare un abito di ordinanza, la camicia bianca e la spilletta di Alberto da Giussano. Dubbi sulla cravatta. “Deciderà all’ultimo minuto, ma non è scontato che la indossi”, filtra dal suo entoiurage. Il senatore Renzi, invece, indosserà la solita camicia bianca e una delle dieci cravatte che detiene nel suo ufficio a palazzo Giustiniani. “In passato, come nel famoso duello con Bersani – osserva l’ex portavoce Agnoletti – siamo sempre stati attenti sul vestito, sul colore della cravatta, ma questa volta è diverso...”.

Ogni gesto e ogni parola detta saranno studiati con attenzione. Per arrivare preparati all’appuntamento, i due rivali si confronteranno con i relativi staff, provando magari un colpo ad effetto che colpisca gli spettatori. Come ricorda l’Huffington Post, ogni dettaglio può rivelarsi fondamentale per uscire dal confronto vincitori.

“Tanto, tanto, studiava tanto il presidente Berlusconi”, rivela Paolo Bonaiuti, ex portavoce di Silvio Berlusconi negli anni di Palazzo Chigi. “Ad Arcore era un via vai di articoli, pezzi, idee, battute, fin dalle sei del mattino. Si dibatteva tanto e di tutto. E poi la giornata finiva di solito con un risotto notturno attorno alle due”. Lo stesso sostanzialmente accadeva nel campo della sinistra. Sandra Zampa, ex portavoce di Romano Prodi ricorda un aneddoto: “Angelo Rovati faceva finta di essere Berlusconi e incalzava il professore come se fosse il Cavaliere”.

I due Matteo sarebbero relativamente tranquilli. Dal giro salviniano emerge come il Capitano sia rilassanto e per nulla preoccupato dal confronto, anche perché si ritiene che ora Renzi sia in difficoltà rispetto al governo che ha fatto nascere. L’ex premier, secondo Agnoletti, solo nel primo pomeriggio di domani farò un incontro con i suoi collaboratori per fare il punto. Per Michele Anzaldi, oggi parlamentare di Italia Viva ed ex portavoce del senatore, è un po’ più specifico. “Conoscendolo, chiamerà qualche direttore, qualche giornalista che stima, farà un po’ di telefonate ai suoi parlamentari per farsi dire dove stanno le cose in Parlamento. Ma attenzione: Matteo non ascolta. Se gli dici di andare a destra, lui poi va a sinistra...”. Sembrerebbe, ma non è sicuro, che i due staff abbiano avuto un’interlocuzione cui potrebbe seguire una telefonata tra i due Matteo. Un gesto amichevole e di rispetto prima dello scontro.

Le elezioni politiche sono lontane, o così pare. Ma tra due settimane ci sarà il voto per le Regionali in Umbria. Un test non solo locale. Se gli elettori bocceranno l’alleanza tra Pd e M5s facendo trionfare la Lega ed il centro-destra in una roccaforte da sempre “rossa”, allora è ipotizzabile che ci siano conseguenze immediate anche sul governo di Roma.

Lo scontro domani è tra Matteo e Matteo ma a tremare vi è anche il premier Giusepep Conte.

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