Politica

Salvini dalle ruspe a sceriffo del Viminale

Il leader della Lega punterà sui temi collaudati: immigrati e sicurezza

Salvini dalle ruspe a sceriffo del Viminale

Passare dalla ruspa all'auto blu: il difficile per Matteo Salvini arriva ora. Il leader del Lega, in pole per assumere la guida del ministero dell'Interno, dovrà trasferirsi dalla piazza al Viminale. Giubbotti e felpe, almeno per le riunioni del Consiglio dei ministri, saranno riposte nell'armadio. Se l'attuale titolare dell'Interno Marco Minniti ha optato per un profilo basso, interviste e apparizioni tv si contano sulle dita di una mano, concentrandosi sui risultati da portare a casa, Salvini proverà a trasformare il Viminale nel quartiere generale della propaganda leghista su sicurezza e immigrazione. L'impuntatura del segretario del Carroccio per avere la guida del ministero dell'Interno, a costo di creare uno strappo con il Colle, ha una ragione ben precisa: ottenere un riscontro mediatico immediato dell'azione di governo sui temi cari alla Lega. Obiettivo che Salvini proverà a centrare, mettendo la faccia e dando l'immagine di un ministro sceriffo. La strategia sarà concentrata su operazioni spot. Raramente vedremo Salvini ai tavoli istituzionali con Prefetti e ministri degli Stati europei. Mentre non sarà difficile assistere allo sgombero di un campo rom coordinato dal ministro in persona. Il poliziotto-ministro non vede l'ora di indossare casco e divisa per guidare gli agenti che smantellano le baracche. L'estate è alle porte e Salvini ha già paventato il rischio sbarchi sulle coste italiane. Non farà salti di gioia Elisa Isorardi, che dovrà rinunciare alle vacanze: il fidanzato-ministro sarà chiamato a presidiare i confini nazionali a bordo delle motovedette della polizia per impedire l'ingresso degli immigrati.

Con il minimo sforzo, il segretario della Lega punta al massimo risultato (elettorale).

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