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Salvini ora è tentato dall'omaggio a Craxi

Giorgetti ad Hammamet sulla tomba dello statista socialista

Salvini ora è tentato dall'omaggio a Craxi

Il nome di Bettino Craxi è tornato «pronunciabile». Quasi conteso. Non solo per Google Maps, dove sono spuntate ormai decine di vie a lui dedicate, da Sesto San Giovanni alla «bolognese» Molinella. Ma sulla bocca di ex avversari.

Finita la damnatio memoriae, oggi è l'eredità politica di Craxi a essere contendibile. Matteo Salvini se ne è accorto. E prima di lui il saggio Giancarlo Giorgetti (nella foto), che con quasi certezza si recherà ad Hammamet per onorare il leader socialista a vent'anni dalla scomparsa. Anche l'ex ministro dell'Interno è tentato dal viaggio; ci starebbe seriamente pensando, Luca Morisi permettendo.

La discussione nel Carroccio è aperta. Quale migliore occasione per riequilibrare una Lega che negli ultimi due anni si è di molto spostata a destra? L'intervista a Tempi in cui Giorgetti spiegava perché Craxi era nel suo Pantheon personale, insieme con don Luigi Sturzo e Umberto Bossi, tracciava un segno già l'anno scorso: «Serve riprendere quel tipo di capacità, quel tipo di coscienza dell'interesse generale nazionale». Fu un primo passo. Ora si tratta di «formalizzare». Di vedere un leghista sulla tomba di Bettino.

I tempi degli insulti sono lontanissimi: quelli di Craxi, che nel '92 definiva i leghisti peggiori dei fascisti, e di Bossi che rinfacciava al socialista d'aver chiesto e non ottenuto l'appoggio per Palazzo Chigi. Nel 2008, fu il fondatore della Lega a riabilitare Bettino: «Mi chiese aiuto, non feci nulla». Lunedì è toccato all'attuale segretario Salvini spendersi per un endorsement postumo: «Con tutte le battaglie fatte a suo tempo contro il Psi - ha detto al Foglio - ricordo che a Sigonella Craxi la schiena non la piegò».

Che la Lega voglia lanciare un'Opa sull'eredità craxiana? Di certo c'è la volontà di avvicinare elettorati un tempo impensabili: non solo l'area centrista, dove Salvini si sta già muovendo. Ma pure quel voto ex Psi, sparpagliato e fluttuante.

D'altronde l'intervista firmata da Walter Veltroni su Craxi, a Claudio Martelli sul Corriere di domenica, è segno dei tempi: su cui i leghisti sono pronti a gettarsi a pesce.

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