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Sanità, assolto Garavaglia E il governo adesso respira

Il viceministro era accusato di turbativa d'asta per un reato che avrebbe commesso quando era assessore in Regione

Sanità, assolto Garavaglia E il governo adesso respira

Assolto per non avere commesso il fatto. Il sottosegretario all'economia, il leghista Massimo Garavaglia è stato dichiarato innocente oggi dal tribunale di Milano che lo processava insieme all'ex deputato di Forza Italia ed ex vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani. Quest'ultimo è stato invece riconosciuto colpevole di una parte dei reati che gli venivano contestati e condannato a cinque anni e mezzo di carcere. Il pm Giovanni Polizzi aveva chiesto due anni di carcere per Garavaglia e sette e mezzo per Mantovani.

Il viceministro era accusato di turbativa d'asta per un reato che avrebbe commesso quando era assessore in Regione e avrebbe raccolto la richiesta di Mantovani di intervenire per fare arrivare ad una Croce operante nell'hinterland milanese il servizio di trasporto dei dializzati, che la stessa Croce esercitava da tempo e che era stato invece assegnato ad un'azienda privata. Secondo il suo difensore Jacopo Pensa, l'unico atto concreto compiuto da Garavaglia fu una telefonata con una vaga richiesta di informazioni: "Si diceva che una telefonata allunga la vita- ha detto il legale - qui invece una telefonata ha originato un processo penale".


Mantovani rispondeva invece, oltre che della turbativa d'asta in concorso con Garavaglia, di una lunga serie di capi d'accusa per corruzione e concussione, reato che avrebbe in larga parte commesso mescolando la sua attività di amministratore pubblico con il ruolo di imprenditore privato nel campo della assistenza. Alcuni dei capi d'accusa sono risalenti al 2014 e al 2015 e sono prossimi alla prescrizione che potrebbe staccare già prima del processo d'appello.

Ma a causa del cosiddetto decreto "spazzacorrotti" le accuse mosse a Mantovani impediscono la concessione dei benefici penitenziari quindi in caso di condanna definitiva per l ex senatore la prospettiva del carcere sarebbe concreta.

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