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Per Saviano l'omofobia si nasconde anche dentro i ghiaccioli

Roberto Saviano racconta un episodio della sua adolescenza per sostenere che persino i ghiaccioli siano omofobici. Il Fior di fragola sarebbe da femminucce, mentre il Lemonissimo è da maschietti

Per Saviano l'omofobia si nasconde anche dentro i ghiaccioli

Il "Fior di fragola"? È da ragazze. Il "Lemonissimo"? È da maschi. Secondo Roberto Saviano l'omofobia passa anche per la scelta dei gelati. L'autore di Gomorra lo spiega con un post su Facebook in cui ripercorre un episodio della sua adolescenza che deve averlo traumatizzato.

"Avevo 12 anni e andavo al mare a Paestum. Sulla spiaggia giocavamo a calcio balilla e chi perdeva, per punizione, veniva costretto a mangiare il Fior di Fragola, "il gelato delle femmine". Il Lemonissimo, di contro, era "il gelato dei maschi", che solo chi vinceva poteva permettersi, Così leccare il ghiacciolo rosa era da "ricchioni", racconta lo scrittore che, poi, aggiunge: "l'omofobia si sedimenta da quando sei bambino: gergo, punizioni, leggende". Ora, 26 anni dopo, gli offrono nuovamente un ghiacciolo, lui inizialmente rifiuti ma poi ci ripensa e accetta. Così si conclude il toccante racconto di Saviano che, però, non entusiasma i suoi lettori.

Sono tantissime le critiche che gli arrivano. Un utente si domanda: "Quindi la coccarda o il fiocco azzurro/rosa che si usa in occasione delle nuove nascite in realtà nasconderebbe una velata omofobia? Giusto? Per non parlare del sessismo! Bisogna aspettare che il/la bambin* decida se essere maschio o femmina e poi si decide il colore della coccarda. Vero Savià?". Uno lo definisce "erore della banalità", un altro, probabilmente suo conterraneo, scrive: "Mai sentita una cazzata del genere. Non esiste. Cosa non faresti per un momento di gloria, di attenzione, sei patetico!!! Come a dire: chi mangia il calippo ama fare sesso orale...veramente patetico. Vai a lavorare nei campi che impari a vivere".

Insomma, stavolta Saviano ha veramente toppato.

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