Mondo

Lo schiaffo di Trump: "Troppi discorsi inutili, no al vertice sul clima"

Sarà solo a un evento sulla libertà religiosa Diserteranno anche Giappone e Australia

Lo schiaffo di Trump: "Troppi discorsi inutili, no al vertice sul clima"

New York - Donald Trump conferma il suo scetticismo sulla questione del clima, e lancia un ultimo schiaffo all'agenda ambientalista. Il presidente americano ha deciso infatti di snobbare il Climate Action Summit, il vertice dell'Onu organizzato alla vigilia dell'apertura della 74esima Assemblea Generale al Palazzo di Vetro di New York. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto ai circa 60 capi di stato e di governo che parteciperanno all'appuntamento di «portare azioni concrete e non discorsi sofisticati», spiegando che solo le «più audaci e più rivoluzionarie saranno protagoniste sul palco» del vertice. Per questo, anche se Trump avesse aderito, è improbabile che sarebbe stato invitato ad intervenire, dopo il suo ritiro dall'accordo di Parigi. Parleranno invece, tra gli altri, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron, quello sudcoreano Moon Jae-in e il premier britannico Boris Johnson. Presenti anche India e Cina - rispettivamente con il premier Narendra Modi e il ministro degli Esteri Wang Yi Ci - Paesi che The Donald ha criticato in più occasioni per i loro elevati livelli di inquinamento. Trump, comunque, come si apprende dall'agenda dei lavori, non sarà l'unico assente (pur se a rappresentare gli Usa ci sarà Marcia Bernicat del Dipartimento di Stato): non parteciperanno ad esempio né il Giappone né l'Australia, ritenuti troppo dipendenti dal carbone. Tra gli interventi in programma c'è poi quello del premier Giuseppe Conte, che illustrerà l'agenda del governo, gli obiettivi nel medio e breve termine con cui l'Italia è in prima linea tra i Paesi dell'Unione Europea sull'accordo di Parigi. E presenterà un'iniziativa su digitalizzazione ed efficienza energetica. Trump, invece, non solo ha deciso di boicottare il vertice - anche se non è la prima volta che diserta sessioni di incontro a livello internazionale sui cambiamenti climatici, poiché lo ha già fatto al G7 in Francia - ma in concomitanza ha organizzato, sempre al Palazzo di Vetro, un evento sulla libertà religiosa. Come fa sapere la Casa Bianca, il Commander in Chief «inviterà la comunità internazionale a prendere misure concrete per prevenire gli attacchi contro le persone sulla base della loro religione o del loro credo». All'Onu non è una sorpresa che il presidente americano abbia deciso di disertare il Summit sul clima: «Nessuno si aspettava davvero che venisse», ha spiegato un alto funzionario, precisando che realisticamente non ci si attendono neppure impegni da parte sua sul fronte della crisi climatica. L'ex presidente irlandese Mary Robinson, invece, ritiene che «voglia creare un elemento di distrazione». «Non partecipare all'incontro, ma essere al Palazzo di Vetro è lanciare una sfida - ha commentato da parte sua David Waskow, direttore dell'iniziativa sul clima del World Resources Institute - e soprattutto è un ostacolo ai giovani che chiedono un'azione sul cambiamento climatico». Giovani che, dopo essere stati i protagonisti all'Onu in occasione del Youth Climate Summit di sabato, saranno presenti in sala anche oggi. A rappresentarli è ancora lei, la 16enne svedese Greta Thunberg, che nel fine settimana ha guidato l'armata dei leader del futuro aprendo i lavori insieme al segretario generale Guterres.

Venerdì «milioni di persone in tutto il mondo hanno marciato e chiesto vere azioni sul clima - ha spiegato l'attivista - Abbiamo mostrato che siamo uniti, e che noi giovani siamo inarrestabili».

Commenti