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Scontrino omofobo, licenziato il cameriere

Scontrino omofobo, licenziato il cameriere

Taranto Quando hanno dato un'occhiata al conto, sono rimasti senza parole. Poi uno di loro ha esclamato: «Non ci posso credere», un'espressione che in un primo momento ha lasciato pensare alla richiesta di una cifra spropositata. E invece nulla di tutto questo, niente a che vedere con il prezzo da versare e niente a che fare con la cena. Il fatto è che sullo scontrino, oltre alla somma da pagare per una serata in pizzeria, figurava anche l'appunto lasciato dal cameriere: «Mi raccomando so ricchioni», c'era scritto. Un insulto messo nero su bianco che è costato il posto al suo autore, visto che è già stato sospeso dal proprietario.

La storia raccontata dal portale Brindisioggi.it risale al 29 luglio. E adesso l'immagine di quel pezzo di carta corredato dal commento omofobo sta facendo il giro del web. È accaduto a Maruggio, piccolo centro della provincia di Taranto, località turistica adagiata sulla costa ionica pugliese, sabbia bianca e mare cristallino, tanto relax e pochi locali dove trascorrere la serata. In uno di questi, tra i più noti e frequentati, si sono ritrovati quattro amici. Il gruppo è stato accolto da un cameriere, il quale con modi professionali si è avvicinato con un computer palmare per prendere le ordinazioni. Tutto è filato liscio, i ragazzi hanno cenato tranquillamente, la serata è scivolata via tra pizza, birra, qualche chiacchiera. Nulla da ridire sul servizio, nessuna lamentela, insomma niente di niente. Fino al momento del conto. A quel punto è stato portato lo scontrino con le ordinazioni e il totale: ma tra le voci «pizza affumicata con porcini» e «varie» figurava il commento del cameriere, che evidentemente non avrebbe mai immaginato potesse essere memorizzato dal computer palmare. Ma così è stato. E quando è stato stampato lo scontrino, oltre ai 52, 50 euro da versare è venuto fuori anche l'insulto.

Uno dei ragazzi ha chiesto spiegazioni al proprietario del locale, che è subito accorso per capire che cosa fosse accaduto. Chissà, forse il titolare pensava ci fosse qualche problema con le ordinazioni, un disguido nel servizio o qualcosa che avesse a che fare con il conto: ma quando anche lui ha dato un'occhiata allo scontrino, ha chiesto più volte scusa.

I clienti se ne sono andati, promettendo che non sarebbero mai più tornati. Il cameriere, che ha contratto stagionale, per il momento è stato sospeso «per non danneggiare – spiega il proprietario del ristorante - l'ottimo servizio svolto da decine di altri dipendenti». «Il locale – prosegue - accoglie tutti da anni, non si è verificato mai alcun problema». Il caso però è tutt'altro che chiuso.

Al contrario, la storia continua a far discutere e ricorda quanto avvenuto qualche tempo fa in Oregon, dove un ragazzo americano entrò in un negozio per acquistare un paio di cuffiette e uscì con uno scontrino accompagnato da un insulto omofobo.

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