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Scontro con il Quirinale su Farnesina e Consulta

Napolitano riceve Renzi e boccia le sue proposte per gli Esteri Prende quota la Dassù. La «trattativa» si allarga ad altre nomine

Scontro con il Quirinale su Farnesina e Consulta

RomaLa Dassù è dalemiana, la Sereni è moscia, la Quartapelle è sconosciuta e la Pinotti s'è tirata fuori. Lapo Pistelli andrebbe bene, se non fosse per quel difettuccio, non è una donna. Risultato, la Mogherini se n'è già andata ma la Farnesina è ancora senza ministro.

Braccio di ferro al Quirinale. Matteo Renzi sale sul Colle in tarda mattinata con una rosa di nomi tutti femminili e scende all'ora di pranzo senza aver convinto il capo dello Stato. L'incontro è lungo, prende subito una piega storta e si conclude con un nulla di fatto. Eppure siamo oltre i tempi supplementari, visto che Federica Mogherini, che nel frattempo si è dimessa pure dalla Camera, da domani diventerà Mrs Pesc, Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea. Ma niente, Napolitano e Renzi non trovano un accordo. «Il colloquio - si legge in una nota della presidenza della Repubblica - è servito a fare un giro di orizzonte». Cioè, a soppesare e bocciare i papabili. «È stato un primo scambio di opinioni sulla nomina», come dire che c'è stato una discussione ferma e che ognuno è rimasto sulle posizioni. Restano 24 ore per superare lo stallo.

Le candidate di Matteo, così almeno riferisce la Reuters , sono Marina Sereni, vicepresidente della Camera e responsabile esteri del Pd ai tempi di Fassino, e l'ambasciatrice Elisabetta Belloni, direttrice generale della Farnesina per le risorse e l'innovazione. Giorgio Napolitano invece si sentirebbe più garantito sul fronte diplomatico da una promozione dell'attuale vice ministro Lapo Pistelli. Uno con quale il premier deve avere un conto in sospeso: era suo assistente parlamentare, poi lo ha strappazzato alle primarie per il Comune di Firenze, ora non vuole ministro.

Esperienza o innovazione? Napolitano ritiene che alla Farnesina debba andare un personaggio che conosca i dossier e abbia un sufficiente peso internazionale. Renzi invece vuole dare il senso del cambiamento e punta su una donna. Negli ultimi giorni, forse come cortina fumogena, sono stati i nomi dell'eurodeputata Simona Bonafè, recordwoman di preferenze alle elezioni di maggio, e di Lia Quartapelle, 32 anni, renziana di stretta osservanza, deputata alla prima legislatura, che magari dovrà accontentarsi di fare il sottosegretario.

Finirà probabilmente con una via di mezzo. Secondo fonti di maggioranza il comunicato del Quirinale, che parla anche di Consulta e Csm, allarga la trattativa. «Le soluzioni che si possono desumere sono o una candidatura di mediazione o una decisione complessiva che comprenda le quattro nomine». Per altri «la quadra per la Farnesina potrebbe essere trovata su una donna - caratteristica sulla quale insiste Renzi - gradita al Quirinale, identikit che potrebbe rimettere in gioco l'ex viceministro agli Esteri Marta Dassù, scomparsa dalle rose negli ultimi giorni».

Ma anche lei per Matteo ha un difettuccio: l'amicizia con l'ex leader Maximo.

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