Politica

Lo scoop del "Giornale" sulle Ong scatena la rissa Di Maio-Saviano

Scontro tra grillino e scrittore sul business delle navi-taxi per i migranti. "Parli per sentito dire", "Cerchi solo i voti"

Lo scoop del "Giornale" sulle Ong scatena la rissa Di Maio-Saviano

Roma - Là in prima linea, sulla frontiera del mare, ci sono i migranti, il loro carico di dolore, le sofferenze, la miseria più nera, il ricatto dei trafficanti. Poi, assieme alle unità di pattugliamento, ecco anche le Ong, quelle «buone» e quelle «cattive», su cui ora indaga la Procura di Catania, e che il Giornale per primo ha denunciato come terminale di traffici oscuri (gli 007 e la Procura hanno rilevato «contatti diretti tra Ong e scafisti»). Sono loro che alimentano l'immigrazione senza speranza, e anche la politica affaristica che specula su. È per questo che nel rapporto «Risk analysis 2017» dell'agenzia Ue Frontex queste imbarcazioni Ong vengono definite «taxi» per migranti disperati.

Quaggiù invece, nel pollaio della politica, c'è altro tipo di speculazione. E anche di ipocrisia come quella del Pd, che da anni non vede, non sa, ma c'è dentro fino al collo (le inchieste di Mafia capitale l'hanno dimostrato). L'ultimo capitolo del complesso affaire-migranti appartiene a questo mondo, quello della polemica spicciola ma non per questo poco influente, perché sposta consensi che in futuro potranno tramutarsi in voti. Con il Pd aggressivamente sulla difensiva e i grillini ormai tesi a capitalizzare ogni piega del populismo, anche a costo di scarnificare campioni del populismo medesimo, tipo Roberto Saviano. È Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, ieri ad attaccarlo frontalmente, dopo le critiche ricevute per un post sui «taxi» per migranti. «Saviano parla per sentito dire. Affronta il tema come se fosse una sceneggiatura...Definire taxi le imbarcazioni delle Ong non è un mio copyright, lo usa il rapporto Frontex... Saviano lo ignora e parla a vanvera. Così come ignora che sempre Frontex ha affermato, dati alla mano, che proprio il sovraffollamento dei barconi sta provocando più decessi... Le Ong che Saviano difende senza sapere neppure di che cosa parla, stanno causando più confusione e più morti in mare...». Grazie alle denunce del Giornale, e oggi all'inchiesta di Catania, è chiaro che il ruolo delle Ong sia diventato un nodo cruciale, e Di Maio affonda i colpi: «Due rapporti Frontex accusano le Ong di essere in combutta con i trafficanti di uomini e con gli scafisti, per questo noi vogliamo capire chi finanzia le Ong e chiediamo al ministro Minniti di andare fino in fondo... Quando sento Saviano o il Pd scandalizzarsi per le mie parole, penso a una schiera di ipocriti che in questi anni hanno finto di non vedere il business sull'immigrazione». La reazione dello scrittore non si fa attendere, in un tweet ironico verso l'esponente grillino (sempre in guerra con congiuntivi, storia e geografia). «Di Maio mi accosta a Mafia capitale per i voti di chi i migranti li vorrebbe in fondo al mare. Come nel Cile di Pinochet... o era il Venezuela?». Di Maio cerca voti, dice Saviano e attacca anche il Pd. L'ex premier Matteo Renzi ne approfitta per menare fendenti ai suoi peggior nemici: «Di Maio cerca di fare spot perché il M5S non ha un'idea di Ue ma guardano solo ai sondaggi e si buttano su temi come quello dell'immigrazione perché gli italiani faticano ad accettarla». Di volta in volta, sottolinea Renzi, scelgono «la posizione che fa ottenere più like».

Roos

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