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Sea Watch rifiuta Trapani ed entra a Lampedusa. "Rimasti senza benzina". Sbarcati 72 migranti

La Ong in porto contro le indicazioni del Viminale: "Non abbiamo scelta"

Sea Watch rifiuta Trapani ed entra a Lampedusa. "Rimasti senza benzina". Sbarcati 72 migranti

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Sea Watch rifiuta Trapani ed entra a Lampedusa. "Rimasti senza benzina". Sbarcati 72 migranti

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L'assetto veloce Aurora della tedesca Sea Watch, con 72 migranti, aveva avuto assegnato il porto di Trapani per lo sbarco. Ma voleva quello di Lampedusa e lì si è diretto. «Non avevamo scelta», scrive su Twitter.

Le Ong non perdono il vizio di scegliere il porto e lagnarsi ogni qualvolta il Viminale ne indichi uno diverso, al fine di non gravare su una Sicilia già affondata dai continui approdi. Per la Sea Watch, Trapani era lontano per la Aurora che ha supportato Open Arms per raggiungere un barchino con 40 migranti prima della guardia costiera libica e che ha a bordo 72 migranti. «Le autorità italiane hanno assegnato deliberatamente un porto irraggiungibile alla nostra Aurora. Abbiamo bisogno al più presto di un'autorizzazione per raggiungere Lampedusa, porto più vicino, o del trasbordo di tutti i naufraghi su una nave più grande». I problemi della Aurora erano che era «a corto di carburante dopo 16 ore di operazioni in mare scriveva Sea Watch e lo spazio a bordo è scarso», inoltre stava per finire l'acqua potabile e tre migranti erano svenuti per il caldo.

Anche ieri Lampedusa è stata gravata da sbarchi. Dopo l'arrivo, infatti, venerdì di 788 migranti, ieri, solo al mattino, si contavano altri 250 migranti sbarcati, provenienti quasi tutti dalla Tunisia, mentre 21 eritrei, approdati autonomamente in località Sciatu persu e bloccati dai carabinieri, provenivano da Garabulli, in Libia. Tutta da verificare la versione di un migrante rintracciato venerdì sera davanti all'hotspot, in quanto sostiene di essere sbarcato autonomamente e da solo. Durante la notte tra venerdì e ieri, la Capitaneria di porto ha effettuato a Lampedusa un'evacuazione medica urgente dalla Open Arms. È un migrante, sedicente bengalese, soccorso venerdì alle 11,35 e si trova ora al Poliambulatorio con la varicella. Open Arms, invece, prosegue per Marina di Carrara con 195 migranti. L'arrivo è previsto tra domani e martedì, giorni di navigazione su cui la Ong polemizza. L'hotspot continua a essere stracolmo, malgrado i trasferimenti. Ieri c'erano 2.235 ospiti e la prefettura ha previsto che ne venissero trasferiti 700. La maggior parte viene condotta a Porto Empedocle, da dove, a bordo di pullman, raggiunge diversi centri in Italia, ma per difficoltà nel reperimento dei bus, 700 dei circa mille migranti presenti nell'area sbarchi di Porto Empedocle è stata fatta imbarcare ieri su nave Dattilo della guardia costiera per Messina e Reggio Calabria. Nell'area sbarchi è arrivato l'eurodeputato del Pd Dino Giarrusso che, immemore delle scene indecorose, che fecero il giro dell'Ue durante il ministero di Luciana Lamorgese, parla di «scene non degne di un Paese civile» e di «malagestione migratoria».

Per Giarrusso l'Europa si «volta dall'altra parte» e se la prende con la gestione del fenomeno da parte del governo attuale, omettendo di spendere finanche una parola per quello precedente.

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