Politica

Sei «anomalie» solo dieci giorni fa

I controlli superati a fatica, problemi con le porte tagliafuoco. Ma Registro navale e armatore negano: «Tutto in regola»

Atene- Tre nomi cambiati in cinque anni, controlli superati con un sei meno meno, passeggeri che dormivano nei garage (vietatissimo) e molte domande sul reale stato di salute della Norman Atlantic. Nessuno sa, ancora, se la tragedia di ieri nel basso Adriatico potrebbe essere dipesa da quelle sei defaillances certificate appena sette giorni fa. Ma al momento, il traghetto che ha preso fuoco a largo di Corfù presenta comunque dei precisi punti di domanda. In occasione dell'ultima ispezione compiuta sulla nave lo scorso 19 dicembre 2014 nel porto di Patrasso, l'organizzazione internazionale Paris Mou (che gestisce il protocollo d'intesa internazionale per i controlli uniformati) aveva riscontrato sei deficiencies . La maggiore criticità riguardava le porte taglia fuoco ( Fire doors/openings in fire-resisting divisions ) che risultavano sulla scheda dell'ispezione come «malfunzionanti». Inoltre era stata segnalata la mancanza di alcuni sistemi di sicurezza (batterie e luci), praticamente assenti, e anche problemi strutturali: tutti riportati nella relazione finale come not as required . I rilievi però non avevano comportato lo stop della nave, che aveva ricevuto dalla Rina Services, il Registro navale italiano, il certificato di classe e il certificato sicurezza passeggeri rinnovati nel luglio scorso. Secondo quanto scritto dalla Rina Services, la Norman Atlantic non aveva «prescrizioni a carico». Quindi ufficialmente tutto ok.

Spulciando la scheda del registro navale, si apprende che il Norman Atlantic, lungo 186 metri per una stazza lorda di 26.904 tonnellate e una stazza netta di 7800 tonnellate, ha una portata massima di 880 passeggeri e 250 veicoli. Ma un camionista che trasportava olio ha raccontato ad una tv greca che la nave era molto carica e che a malapena era riuscito a parcheggiare i suoi tre mezzi nella stiva. Inoltre, come ha diffuso un'emittente televisiva greca, alcuni passeggeri hanno detto di aver visto l'incendio con i loro occhi dal momento che hanno dormito nelle proprie auto in garage perché i posti in cabina erano terminati (cosa che su altri traghetti è tassativamente vietata): infatti sostituiva il traghetto Ellenic Spirit della compagnia greca Anek Lines, in manutenzione, che però era più capiente. Quindi le cabine originariamente prenotate non erano più disponibili sul nuovo mezzo. Secondo l'agenzia Archibugi la Norman Atlantic era stata noleggiata dalla greca Anek Lines e il contratto sarebbe scaduto il prossimo gennaio. A bordo, riferisce Archibugi, oltre ai passeggeri ci sono 128 camion, 90 auto, due autobus e una moto. La Norman Atlantic, di proprietà della Visemar Navigazione, è stata noleggiata dalla Anek per collegare le città portuali greche di Patrasso (Grecia centrale) e Igoumenitsa (Grecia occidentale) con Ancona. Varata nel 2009, in cinque anni ha cambiato già tre nomi. Commentando le notizie sulle problematiche del traghetto e le osservazioni dell'Autorità Portuale di Patrasso, il rappresentante della Anek ha detto che il «Norman Atlantic» aveva tutti i certificati di sicurezza in conformità con gli standard internazionali di sicurezza, e non aveva riscontrato alcun problema di sicurezza sulla scheda tecnica di allarme.

@FDepalo

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