Cronache

Sequestrato il telefonino di Anastasia. Caccia ai contatti segreti dei pusher

Gli inquirenti vogliono scoprire chi ha fornito i soldi per la droga

Sequestrato il telefonino di Anastasia. Caccia ai contatti segreti dei pusher

Roma I segreti di Anastasiya. Chi ha contattato la Kylemnyk prima di dare appuntamento ai pusher di San Basilio? Il socio in affari che le ha portato i 70mila euro divisi in due mazzette con pezzi da 20 e da 50 euro? Quella di uno o più finanziatori è solo una delle ipotesi sulla provenienza del denaro per i 15 chili di marijuana, «imballati» in panetti da 100 grammi da Marcello De Propris, 22 anni, per consegnarli a Valerio Del Grosso, 21 anni. Consegna mai avvenuta per il «cambio di rotta» dello spacciatore, Del Grosso, che preferisce prendersi i soldi senza dare nulla in cambio. Intanto la Procura di Roma ha disposto il sequestro dell'auto e del telefono cellulare della bionda fidanzata di Luca Sacchi, vittima dell'omicidio. «Potremmo capirne di più nei prossimi giorni - ammettono i carabinieri di via in Selci che indagano da oltre un mese sull'omicidio della Caffarella - dopo aver effettuato i riscontri sul suo smartphone». Da analizzare non solo il traffico voce e i messaggi di testo (i tabulati sono stati già acquisiti) ma anche e soprattutto le varie chat vocali e i servizi di messaggistica privati. Da Instagram, Whatsapp e Facebook a Telegram e Signal, le nuove frontiere social in grado di far scomparire per sempre, una volta cancellate, conversazioni, foto e documenti. Lasciando, però, delle tracce che solamente gli esperti possono recuperare.

L'amico ed ex compagno di liceo del personal trainer ucciso, Giovanni Princi, per non correre rischi ha un altro telefono oltre al suo. A scoprirlo, nonostante fosse ben nascosto, i carabinieri del nucleo operativo nella perquisizione durante l'arresto. Salgono, insomma, a otto i telefoni cellulari in mano agli inquirenti. I primi cinque, sui quali i periti stanno ancora lavorando, sono quelli di Paolo Pirino, Valerio Del Grosso, Simone Piromalli, Valerio Rispoli e di Luca Sacchi. A questi si aggiungono adesso quelli di Anastasiya, quello ufficiale di Princi (senza traffico da oltre un mese) e quello segreto. La donna, sottoposta da venerdì alla misura cautelare con l'obbligo della firma in caserma, non parla. Ma vorrebbe farlo se solo la Procura la sottoponesse a interrogatorio. «Non è stata convocata» spiega il suo difensore, l'avvocato Giuseppe Cincioni.

Probabilmente l'interrogatorio davanti al gip avverrà dopo all'audizione degli arrestati, in settimana. Anastasiya è accusata di detenzione di sostanza stupefacente anche se la compravendita non è stata portata a termine. Un affare da 70mila euro finito drammaticamente con un colpo di 38 special esploso contro Sacchi. I killer si presentano all'appuntamento con l'ucraina. Del Grosso ha il revolver ceduto da Marcello De Propris. Il suo amico «fulminato», Pirino, ha una mazza da baseball.

Arma che sarebbe bastata per farsi consegnare zaino e denaro se Sacchi, esperto di arti marziali, non fosse intervenuto in difesa della ragazza.

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