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Sgarbi testimone prova a smontare il Ruby Ter

Richiesta della difesa al processo di Milano

Sgarbi testimone prova a smontare il Ruby Ter

Milano - «Stai inventando un reato per compiacere i giudici, per avere chissà quale riscatto, come un pentito che dice bugie. Io sono un testimone e tu non hai fatto niente»: così, durante una puntata di Non è l'Arena, il critico d'arte Vittorio Sgarbi ha accusato qualche settimana Marysthell Polanco, una delle Olgettine presenti alle feste di Arcore. Secondo Sgarbi, anche lui invitato in alcune occasioni nella residenza di Silvio Berlusconi, non accadeva niente di illecito. E la recente scelta della Polanco e di altre ospiti di collaborare con i giudici è basata su un travisamento dei fatti.

Ora è possibile che Sgarbi sia chiamato a fornire i suoi ricordi nel processo Ruby ter a carico di Berlusconi e di altre protagoniste delle serate, accusate di falsa testimonianza per avere negato che le serate avessero una conclusione a luce rossa. Il legale dell'ex premier, Federico Cecconi, ha avanzato la richiesta ieri, durante l'udienza davanti al tribunale di Milano.

Se davvero ad Arcore non accadeva nulla di illecito, se nessuna delle ospiti si prostituiva, allora il processo per falsa testimonianza non ha senso: questa la tesi di Cecconi.

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