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Si apre già il fronte manovra: la Lega ora "processa" Tria

Il ministro snocciola le sue idee per evitare deficit eccessivo. Salvini: "Se vuole solo robetta non sarà nostro ministro"

Si apre già il fronte manovra: la Lega ora "processa" Tria

"Se il ministro dell'Economia pensa di fare una manovra da robetta non sarà il nostro ministro dell'Economia". Se da una parte Matteo Salvini sigla una - debole - tregua con Luigi Di Maio, nel governo si apre già un nuovo fronte.

Anche se mancano mesi perché la legge di Bilancio venga incardinata in Parlamento, la manovra economica sembra spaccare fin da ora un governo già provato dalle tensioni sull'autonomia e sul caso Savoini. Questa mattina il premier Giuseppe Conte ha incontrato insieme a Luigi Di Maio e Giovanni Tria le parti sociali a dieci giorni dal vertice convocato al Viminale.

"Serve una manovra coraggiosa anche sfidando Bruxelles", aveva avvisato Salvini mentre l'incontro era in corso. Poco prima il ministro dell'Economia aveva snocciolato a SkyTg24 la "sua" manovra: "Ci sarà un deficit molto contenuto, quello che serve all'economia italiana", ha detto Tria, assicurando che il governo è al lavoro per evitare l'aumento Iva e che il bonus Renzi potrebbe solo cambiare nome.

Per quanto riguarda la Flat tax, il titolare del Mf punta a una revisione delle aliquote Irpef ma senza smontare l'impianto, mentre il Carroccio vuole abbassare l'aliquota del 23% al 15%, introducendo anche una serie di semplificazioni fiscali più ampie.

E in serata la Lega insorge. "Ho ascoltato un'interessante intervista del ministro Tria dove afferma di aver già deciso il deficit per il 2020, di non aver intenzione di attuare i minibot e di aver già deciso come fare la flat tax", accusa Claudio Borghi parlando con l'agenzia Adnkronos, "Tutto ciò è curioso perché sono argomenti attualmente in corso di discussione all'interno del nostro partito e non mi pare vi sia stato ad oggi un confronto approfondito su tutti questi temi. Comunque le nostre sono idee e proposte e le idee spesso durano di più dei ministri o dei deputati".

In serata l'affondo di Salvini: "Se il ministro dell'Economia pensa di fare una manovra da robetta non sarà il nostro ministro dell'Economia", ha avvisato dalla festa della Lega a Golasecca (Varese), "Il ministro Tria ha detto cose che non mi sono piaciute, ha detto che nella manovra taglieremo un po' le tasse, rispettando le regole europee. La Lega sta al governo se possiamo tagliare le tasse a tanti italiani e fare una manovra coraggiosa.

Se ce la fanno fare bene, altrimenti ce la facciamo da soli".

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