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Si sgonfia il taglio delle tasse Le Entrate perdono 16 milioni

La riduzione fiscale si ferma a un miliardo E in manovra l'Agenzia è l'ente più colpito

Si sgonfia il taglio delle tasse Le Entrate perdono 16 milioni

S pending review non pervenuta. Nella legge di Stabilità ci sono i tagli lineari e anche qualche risparmio. Ad esempio quelli sugli enti non territoriali per il loro funzionamento. Tagli che incidono sull'amministrazione e non sono lineari. La legge di Stabilità mette un tetto e i singoli enti si devono attrezzare per realizzare «almeno» quei risparmi. Ci sono enti già finiti nella tagliola dei governo, tipo l'agenzia per le erogazioni in agricoltura, che dovrà risparmiare due milioni, l'agenzia delle Dogane, 3,5 milioni.

Ma l'ente preso più di mira dalla tabella pubblicata con la legge di Stabilità è lo stesso finito al centro della polemica più pesante degli ultimi giorni, l'agenzia delle Entrate. Gli «oneri di gestione» dell'organismo guidato da Rossella Orlandi sono sacrificati sull'altare della mini spending del governo per 16 milioni nel 2016, poco di più nel 2017 e altrettanti dal 2017 e «a decorrere».

Un sacrificio chiesto a un organismo che già lamenta problemi di funzionamento. A fare scattare le prime proteste di Orlandi (quelle che poi hanno suscitato le reazioni del sottosegretario Zanetti e tutto lo strascico di polemiche) con delle frasi fatte trapelare tramite il quotidiano Repubblica domenica scorsa, sono state anche le indiscrezioni su questi tagli.

Sono mesi che il vertice dell'agenzia protesta con il governo perché i mezzi non sono adeguati. Poi la grana dei 700 dirigenti declassati da una sentenza e fino a oggi mai sostituiti. Il concorso deve ancora arrivare e farà ripartire da zero tutti, compresi i capi cresciuti all'ombra del direttore dell'agenzia, nominata da Renzi e ora in rotta di collisione con il governo.

Nella lista delle lamentele trapelate dall'agenzia c'è la soglia del contate a 3mila euro. Misura considerata pro evasione dalla sinistra del Pd e, di fatto, anche dal vertice dell'agenzia delle Entrate, che conta molto sulla dematerializzazione delle transazioni.

Manca dalla lista ufficiale delle lamentele, il taglio al bilancio dell'agenzia. Sarebbe poco elegante, visto che - più o meno - tutti devono tagliare. Ma è parte dei tanti segnali che hanno fatto dire a Orlandi di sentirsi «isolata» rispetto al governo. Se i risparmi previsti per l'agenzia dalla legge di Stabilità salteranno durante l'iter, significherà che, almeno in parte, il governo ha reagito ai richiami dell'agenzia e a quelli della sinistra Pd.

Da ieri la manovra ha iniziato l'iter parlamentare al Senato. Il dossier dei servizi Bilancio hanno rifatto i calcoli sul saldo e hanno stabilito che l'entità della manovra sale a 28,7 miliardi di euro.

Ci sono ufficialmente 23,8 miliardi di minori entrate. Ma per 16 miliardi sono la neutralizzazione per il 2016 delle clausole di salvaguardia. Il taglio delle tasse netto è di sette miliardi. Le maggiori entrate (quindi più tasse) ammontano a circa 5,7 miliardi nel 2016. Tra le misure di maggior rilievo ci sono gli interventi sui giochi pari a 1,1 miliardi e 2 miliardi che arrivano dalla voluntary disclosure . Poi gli 800 milioni circa del fondo per la riduzione della pressione fiscale. In sintesi, il vero taglio delle tasse della Stabilità ammonta a poco più di un miliardo. Senza contare, chiaramente, le addizionali locali che la legge blocca solo parzialmente. E che sono certe, visto il taglio a Comuni e al fondo sanitario.

Ora l'esame della legge entra nel vivo.

Gli emendamenti entro il 14 novembre, dopo tre giorni il Ddl approderà in Aula.

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