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Sibilia snobba la Boldrini: "Non sono venuto in Commissione per ascoltarla". E scoppia la bagarre

Tensione in commissione Affari Costituzionali e Giustizia e il sottosegretario Sibilia attacca duramente l'ex presidente della Camera

Sibilia snobba la Boldrini: "Non sono venuto in Commissione per ascoltarla". E scoppia la bagarre

"Mica sono venuto qui ad ascoltare la Boldrini, che parla ogni due per tre…". Carlo Sibilia snobba così Laura Boldrini, infiammando la seduta in commissione Affari Costituzionali e Giustizia impegnata a discutere nel merito il decreto Sicurezza bis.

A riportare l'uscita del sottosegretario del Movimento 5 Stelle al ministero dell’Interno ci ha pensato Roberto Speranza, che all’Adnkronos ha raccontato: "Stavo intervenendo in commissione quando i sottosegretari Molteni e Sibilia si sono messi a parlare davanti al banco della presidenza dandomi le spalle. Mi sono fermato e ho chiesto se potevo continuare il mio intervento. Sibilia si è girato verso di me: 'Mica sono venuto qui ad ascoltare la Boldrini che parla ogni tre per due'". Ecco, a quel punto è scoppiata la bagarre.

Speranza, Boldrini e il capogruppo di Leu, Federico Fornaro, hanno chiesto a Sibilia di scusarsi ma, a quanto riferiscono,"non solo il sottosegretario non si è scusato ma ha anche negato di aver detto quelle parole nonostante lo abbiano sentito tutti visto che parlava ad alta voce".

L’ex presidente della Camera, dunque, attacca l'esponente di governo pentastellato: "Un sottosegretario è tenuto ad ascoltare i deputati dell'opposizione; è inaccettabile che il governo dica che si è scocciato di ascoltare e persino si metta a irridere l'opposizione". Dunque, Speranza chiosa così: "Ormai, ogni limite è stato superato. Per una tale mancanza di rispetto del Parlamento, il sottosegretario dovrebbe dimettersi. Abbiamo chiesto all'ufficio di presidenza della Camera che venga richiesto a Sibilia di formulare scuse formali alla presidente Boldrini".

Leu, infine, ha abbandonato i lavori in commissione in aperta polemica.

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