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Il silenzio di Schlein e il ritardo di Conte. Gli azzurri indignati con il leader di Azione

Tacciono i big del Pd, eccetto De Luca e Emiliano. Haters scatenati sui social

Il silenzio di Schlein e il ritardo di Conte. Gli azzurri indignati con il leader di Azione

Il ricovero di Silvio Berlusconi al San Raffaele di Milano zittisce la sinistra e scatena gli odiatori social. Schlein e Landini restano in silenzio. Conte parla. Ma solo perché sollecitato dalla giornalista. E Calenda si lascia andare a commenti di cattivo gusto. Nessuna voce si leva dai big del Pd del nuovo corso Schlein.

Sembrano lontanissimi ormai i tempi dello scontro duro. Ma soprattutto del fair play. Resta scolpita la visita di Pier Luigi Bersani, all'epoca segretario del Pd, in ospedale da Berlusconi dopo l'attentato in piazza Duomo nel 2009. È cambiata la sinistra anche nell'approccio con l'avversario. E Conte? Solo dopo 24 ore di silenzio rilascia un messaggio ma su esplicita domanda della giornalista di Agorà: «I migliori auspici per una pronta e completa guarigione, confidiamo che si possa riprendere presto e che possa ritornare più in forma di prima in Parlamento e tornare a partecipare così al dibattito politico, dove naturalmente saremo su posizioni distanti. Rivolgo anche un saluto a tutti i suoi familiari, che in queste ore immagino particolarmente preoccupati» dice l'avvocato.

A sinistra c'è chi addirittura festeggia: «Trump quasi in galera, Berlusconi quasi morto, la Juve quasi in B. Stai a vedere che le preghiere funzionano» scrive su Twitter Enrico Sola, attivista vicino alla Schlein e giornalista de Il Post. Daniela Collu, conduttrice e scrittrice, in un tweet, poi prontamente rimosso, rincara: «La morte non si augura a nessunoahahahhaha pepepeppeppeppe zazueira zazueira».

Calenda parla e fa più danni: «Non ho mai votato Berlusconi, ma bisogna fargli gli auguri di tornare a fare il suo lavoro. Conosco la leucemia e credo che sia in una condizione critica. Penso che sia la chiusura di fatto della seconda Repubblica perchè la seconda Repubblica è Berlusconi, nel bene e nel male. Non ho mai creduto alla sua successione. Si chiude un pezzo di storia. Ma la vita è più larga della vita. Lui è un uomo che ha fatto veramente tutto perchè è stato un leone, anzi, è un leone».

Un'uscita di cattivo gusto che Fi non gradisce. Durissimo Maurizio Gasparri: «Di Calenda vengono citati soltanto le comparsate nei filmetti dei registi di famiglia e i continui cambi di casacca politica. Studente distratto, non ha imparato, nè a casa nè a scuola, i principi fondamentali dell'educazione». Dal Terzo Polo arriva l'incoraggiamento di Matteo Renzi: «Un abbraccio affettuoso a Silvio Berlusconi» commenta l'ex premier. E anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio si unisce ai messaggi. Nel Pd si leva la voce solitaria del governatore della Campania Vincenzo De Luca: «Siamo rattristati tutti quanti. In questi decenni noi abbiamo perduto una cosa che avevano gli esponenti politici che abbiamo criticato mille volte e condannato mille volte: il senso umano della lotta politica. Abbiamo ridotto la politica a volgarità, ad aggressioni anche personali, ad accapigliamenti. Io mi sento di rivolgere il migliore augurio all'onorevole Berlusconi di ristabilimento».

Seguito poi dal governatore pugliese Michele Emiliano: «La personalità di Silvio Berlusconi si è affermata in questi quasi trent'anni di vita politica con una forza tale da rendere per alcuni troppo difficile pronunciare poche semplici parole di augurio di prontissima e totale guarigione». Entrambi erano avversari di Schlein. Non è un caso.

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