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Silvio Berlusconi: "Diciamo no alle larghe intese"

Il Cavaliere boccia l'ipotesi di un'alleanza tra Pd e Fi dopo le elezioni: "Il centrodestra ora può tornare a vincere"

Silvio Berlusconi: "Diciamo no alle larghe intese"

No ad un'alleanza di responsabilità nazionale tra Pd e Fi dopo le elezioni. A bocciarla è l'ex premier Silvio Berlusconi. ''Il Pd e Forza Italia -dice in un'intervista al Messaggero- sono naturalmente alternativi. La nostra cultura è quella del Ppe, dei liberali, dei cattolici, dei riformatori, contrapporti alla sinistra in tutt' Europa e anche nel nostro paese. Sento parlare sempre più spesso di grande coalizione dopo le elezioni. E' un' idea sbagliata, le grandi coalizioni sono una patologia del sistema democratico''. L'obiettivo di Forza Italia ''E' vincere le elezioni, nell' ambito di un centrodestra che per essere vincente deve basarsi non sulle paure, ma sulla serietà, la concretezza, sulla politica del fare, sul rinnovamento. Noi vogliamo la vittoria delle persone di buon senso, che non ne possono più della politica fatta di chiacchiere e di risse. Sono le persone che si sono stancate di andare a votare e alle quali vogliamo ridare fiducia. E sono la maggioranza degli italiani. Se sapremo convincerli, vinceremo le elezioni''. Il Cavaliere ha poi parlato della legge elettorale.

''La Consulta non scrive le leggi, fissa i paletti di costituzionalità. Scrivere le leggi elettorali come ogni altra legge - è compito del Parlamento, possibilmente con la più larga convergenza, visto che le regole riguardano tutti. Credo che il primo ovvio problema sia armonizzare le regole elettorali di Senato e Camera, come ha giustamente raccomandato il Capo dello Stato''. Secondo l'ex premier non si può accettare ''una distorsione maggioritaria, comunque essa avvenga, che alteri il rapporto fra elettori ed eletti, e consegni a una ristretta minoranza, qualunque essa sia, la guida del paese. E non possiamo accettare l' utilizzo del voto di preferenza, che genera corruzione, divisioni, finta democrazia. Quanto ai tempi per andare alle urne , dopo quattro governi non scelti dagli italiani l' ultimo voluto dagli elettori è stato il nostro, nel 2008 sarebbe ora di ridare significato e contenuto alla parola democrazia.

Dunque, il Parlamento si metta a lavorare subito, perché gli italiani hanno diritto di votare al più presto''.

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