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Silvio Berlusconi: "Al referendum No convinto Riforma contro democrazia"

Berlusconi mobilita Forza Italia per il voto del 4 dicembre: "Impegno e determinazione per dire No a questa riforma"

Silvio Berlusconi: "Al referendum No convinto Riforma contro democrazia"

"Convinzione e determinazione". Silvio Berlusconi indica chiaramente la strada da seguire in vista del referendum del 4 dicembre sulle riforme. Il leader di Forza Italia ribadisce la sua posizione per il "No" è invita il partito a mobilitarsi per spiegare agli elettori le motivazioni di questa scelta da fare alle urne. In una nota affidata alla deputata azzurra Elvira Savino, Berlusconi sottolinea le ragioni del "No" e l'impegno di Forza Italia: "Quella del NO è una battaglia che ci vede impegnati con convinzione e con determinazione. Nelle prossime settimane intutt’Italia daremo vita ad una serie di manifestazioni per spiegare sempre più a fondo le ragioni del nostro impegno, che è per una riforma vera, profonda, radicale delle nostre istituzioni", ha affermato.

Poi il Cavaliere ha aggiunto: "Una riforma, quella che abbiamo in mente, molto diversa da quella imposta dal Governo al Parlamento, che non cambia nulla in termini di efficienza e di risparmi, ma è pericolosa perché riduce gli spazi di democrazia a tutto vantaggio di un solo partito e di unasola persona. È per questo che, dopo aver tentato di collaborare al processo riformatore, ci siamo chiamati fuori quando abbiamo capito che non c’era buona fede da parte dei nostri interlocutori, non c’era una vera volontà di cambiamento, ma solo quella di assicurarsi il potere senza il consenso degli italiani".

"La nostra idea di riforma -spiega il Cav- comprende l'elezione diretta del presidente della Repubblica, cosicchè siano i cittadini a scegliere davvero; il dimezzamento -e non una semplice riduzione- del numero dei parlamentari; il vincolo di mandato, per cui sia vietato agli eletti di cambiare schieramento (chi cambia idea deve dimettersi); poteri più forti al premier, per esempio quello di cambiare un ministro che non funziona; una vera riforma delle regioni nello spirito di un autentico federalismo; un limite in Costituzione alla pressione fiscale in rapporto al pil''. "Su questi contenuti, che abbiamo confrontato e condiviso con i nostri alleati -assicura- potremo costruire istituzioni più moderne, più efficienti e soprattutto più vicine ai cittadini". Infine Berlusconi mette nel mirino Renzi: "Solo con una vittoria del No, che elimini questa finta riforma, ci sarà spazio per lavorare ad una riforma vera. E naturalmente il presidente del Consiglio, per sua stessa ammissione, dovrà trarre le conseguenze del fallimento di un progetto al quale ha legato la sua intera azione politica. Noi - aggiunge - non diciamo No alla riforma per ostilità preconcetta a Renzi e al Pd, se la riforma fosse utile agli italiani la appoggeremmo anche se siamo profondamente contrari a questo governo e alle sue politiche. Però è innegabile che il voto del 4 dicembre sarà anche un voto sul governo e sul Presidente del Consiglio.

Dunque ci sono tutte le condizioni per una svolta, sul piano istituzionale e politico".

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