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Soldi da Parnasi, i tesorieri di Lega e Italia viva verso il processo

Soldi da Parnasi, i tesorieri di Lega e Italia viva verso il processo

Roma - Il filone dell'inchiesta sul nuovo stadio della Roma relativo al presunto finanziamento illecito a Pd e Lega del costruttore Luca Parnasi rischia di vedere alla sbarra i tesorieri di Carroccio e Dem, Giulio Centemero e Francesco Bonifazi, anche se quest'ultimo, nel frattempo, è passato con Renzi a Italia viva. La procura di Roma ha infatti chiuso le indagini, e l'atto prelude alla richiesta di rinvio a giudizio per il costruttore e per i due tesorieri, accusati entrambi di finanziamento illecito, mentre per Bonifazi i pm ipotizzano anche l'emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Centemero, da presidente dell'associazione «Più voci», che per le toghe romane era una «emanazione» del Carroccio, ha incassato da Parnasi tra 2015 e 2016 250mila euro, considerata una forma di finanziamento al partito da parte del costruttore. Che ha poi erogato, nel 2018, 150mila euro (in due tranche da 100 e da 50mila) alla fondazione Eyu di Francesco Bonifazi, all'epoca tesoriere del Pd. Quella cifra sarebbe servita ad acquistare una «ricerca sulla casa» prodotta dalla fondazione. Ricerca che però Eyu aveva realizzato anni prima per venderla alla Cassa nazionale del notariato a un prezzo molto inferiore (40mila euro, poi pagati solo per metà), prima di riciclarla rifilandola alla Pentapigna immobiliare di Parnasi, nonostante i dati dello studio non fossero ormai molto aggiornati. E a confermare i dubbi dei magistrati romani su quella strana alienazione è stato lo stesso costruttore che, interrogato a giugno dello scorso anno, ha chiarito quale fosse il movente che lo aveva spinto ad acquistare la ricerca. «Mi venne offerto questo rapporto - ha messo a verbale Parnasi nel faccia a faccia con le toghe - sulla casa. È un volume piuttosto corposo. Per onestà intellettuale io non avrei mai comprato questo studio se non fosse stato legato al rapporto con il Partito democratico». Eloquente. Tanto che, al pm che esplicitava come quell'acquisto fosse solo un modo per «far arrivare soldi al Pd», Parnasi risponde senza tentennamenti «esattamente».

Oltre a Centemero e Bonifazi, l'atto di chiusura indagini ipotizza il reato di finanziamento illecito anche ad Andrea Manzoni, «attuale revisore legale del gruppo Lega-Salvini al Senato».

Stessa accusa, insieme alle false fatturazioni, anche per Domenico Petrolo, responsabile relazioni esterne di Eyu.

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