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La sondaggista: "Ecco perché a Salvini conviene farsi processare"

Alessandra Ghisleri a La Stampa ha spiegato che Matteo Salvini può far pesare due suoi cavalli di battaglia come l'immigrazione e il ruolo dell'Italia in Europa. Inoltre un processo può creare intorno al leader della Lega una rete di solidarietà

La sondaggista: "Ecco perché a Salvini conviene farsi processare"

La mossa di Matteo Salvini che ha preferito andare a processo per il caso Gregoretti potrebbe essere, in realtà, un vantaggio per il leader della Lega, anche in considerazione che il tutto si verifica a pochi giorni dalle importanti elezioni in Emilia-Romagna che potrebbero influire sul destino del governo Conte.

Di questo ne è sicura Alessandra Ghisleri, sondaggista e direttrice di Euromedia Research che intervistata da La Stampa ha fatto analizzato la situazione. ''Probabilmente Salvini ha valutato che, tanto, a giudizio sarebbe finito lo stesso, per cui non aveva nulla da perdere e soltanto da guadagnare trasformandolo in un tema di campagna elettorale''. Secondo la Ghisleri, infatti, ora l’ex ministro può far pesare ''due suoi cavalli di battaglia come l'immigrazione e il ruolo dell'Italia in Europa''. Temi, tra l’altro, molto sentiti dalla popolazione di ogni Regione.

Per la nota sondaggista, i partiti di centro- sinistra hanno cercato di evitare lo scontro diretto con il leader leghista perché su quel terreno ''non si sentono altrettanto forti'' nonostante ciò possa trasmettere ai cittadini ''una certa sensazione di ambiguità''. Ma davvero può una vicenda giudiziaria spostare consensi? La Ghisleri spiega che ''l’attacco concentrico su un leader lo trasforma in vittima'' e questo crea intorno all’”obiettivo” una rete di solidarietà. La sondaggista, a sostegno della sua tesi, ricorda che ciò è accaduto in passato con Berlusconi e addirittura in questi giorni anche con Bettino Craxi, del quale si è celebrato il ventennale della scomparsa.

Ma c’è di più. La direttrice di Euromedia Research sottolinea che agli occhi di molti Salvini è apparso come colui che si è impegnato per esercitare una pressione nei confronti di Bruxelles per ottenere ascolto rispetto a un problema reale, cioè l'immigrazione. E lo fatto assumendo posizioni euro critiche ma non ha mai messo in dubbio,a d esempio, una uscita dell’Italia dalla Ue. ''Dalle rilevazioni- racconta ancora la sondaggista - emerge che gli italiani non vogliono abbandonare l'Europa però praticamente tutti reclamano un rapporto diverso con le istituzioni comunitarie''. Un esempio lampante è quanto accaduto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte che nell'ultima foto di gruppo dei leader Ue ha cercato un posto in prima fila vicino ai leader più importanti senza trovarlo.

La Ghisleri ha parlato anche del movimento delle Sardine, non risparmiando alcune critiche. È vero che la loro presenza in piazza conferma che esiste un popolo di sinistra ancora in grado di mobilitarsi e di riempire un vuoto ma il loro problema è legato alla mancanza di una precisa identità. ''Il difficile inizia proprio quando cominci a organizzarti e devi dare risposte su tanti temi che non puoi più scegliere a tuo piacimento. Si vedano- ha continuato la Ghisleri- i Cinque stelle, nati come lobby della gente, dal basso verso l'alto, che una volta proiettati al governo rischiano di essere vissuti come Casta se non danno seguito ai loro slogan''.

Infine una riflessione sulle elezioni in Emilia-Romagna. Per la direttrice di Euromedia Research, l'immagine di Stefano Bonaccini come bravo amministratore è importante così come il suo rapporto positivo col territorio. C’è un però che potrebbe cambiare le carte in tavola.

Il candidato governatore del centro-sinistra ''incarna 50 anni di governi regionali sempre dello stesso colore; e ciò può diventare un handicap rispetto a quanti vogliono scalzare un sistema di potere da cui si sentono esclusi''.

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