Politica

Sondaggisti concordi: centrodestra in testa. Ma Salvini frena il listone

Brunetta: "Anche Fi preferisce la coalizione. Col quadrifoglio, noi al 40%. Ap perde pezzi"

Sondaggisti concordi: centrodestra in testa. Ma Salvini frena il listone

La politica inizia a riaccendere i motori dopo la pausa estiva. I primi segnali che arrivano dai sondaggi mostrano, però, che il vento non è cambiato e il centrodestra continua a condurre la corsa in vista delle Politiche. Secondo il sondaggio effettuato da Emg per il Tg La7, Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia insieme raccolgono il 33,3% delle preferenze. Continua ad avanzare la Lega Nord, uno dei pochi partiti in crescita con un +0,1%. Il Carroccio si è portato al 15,4%. Stabile Forza Italia che si attesta al 12,8%. Fratelli d'Italia si colloca al 5,1%.

Il Movimento 5 Stelle è al 28,3% in lieve aumento, mentre il Pd è al 26,6% in perdita dello 0,1%. Male Democratici e Progressisti che scivolano al 2,9%, perdendo lo 0,5%. Leggera flessione per Ap (-0,1%), che scende al 2,4%, mentre Sinistra Italiana resta ferma al 2,1%.

Se i sondaggi confermano la forza della coalizione, dopo le presunte aperture di Silvio Berlusconi all'ipotesi di una lista unica in caso di conferma della legge elettorale attuale, Matteo Salvini mette il piede sul freno. «Una cosa è una coalizione, un'altra è il listone unico, su cui al momento non ci sono le condizioni. Io lavoro a un progetto coerente per cambiare il paese, ma per ora sulla lista unica la vedo difficile». La risposta di Forza Italia è affidata a Renato Brunetta che ribadisce che l'opzione preferita è sicuramente la coalizione. «Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, più il quarto petalo del civismo e delle liste territoriali, i Brugnaro a Venezia, i Dipiazza a Trieste, e così via. Con il quadrifoglio si vince. Già oggi i sondaggi ci danno attorno al 33-35%, aggiungendo un quarto petalo arriviamo tranquillamente al 40%. Lo dico al mio amico Salvini, con un centrodestra unito si vince con qualsiasi legge elettorale. Al momento il nostro obiettivo è avere il premio alla coalizione».

Il problema è modificare la legge elettorale e uscire dall'infinito stallo. Ieri in Commissione Affari Costituzionali è ripartito l'iter. Francesco Paolo Sisto - al netto della «pregiuziale eccentrica» di M5S che subordina la sua collaborazione al taglio dei vitalizi al Senato - registra una disponibilità di massima da parte di tutti i gruppi. In pochi, però, credono che si riesca a stringere qualcosa prima della Legge di Stabilità e delle elezioni siciliane.

Sullo sfondo continua la campagna elettorale siciliana con Nello Musumeci per il centrodestra e Giancarlo Cancelleri per M5S sostanzialmente appaiati nei sondaggi. E non si ferma neppure la diaspora degli alfaniani contrari all'accordo con il Pd. Ieri è stata la volta di Piero Alongi, parlamentare regionale passato con l'Udc. «Ho avuto un confronto schietto con Alfano e gli ho espresso il mio disagio. Quasi il 70% degli amici che mi sostengono mi hanno suggerito che fosse il momento di fare scelte importanti: sostenere Nello Musumeci.

È un sentimento comune, forse non lo registra chi sta nei palazzi di potere, ma è quello che percepisce chi ogni giorno sta a contatto con la gente».

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