Politica

Sorpresa Napoli, Lettieri in testa nei sondaggi

Il candidato del Pdl stacca De Magistris e Bassolino. Avanti pure la coalizione

Sorpresa Napoli, Lettieri in testa nei sondaggi

Roma Sorpresa all'ombra del Vesuvio: il candidato sindaco di Napoli del centrodestra, Gianni Lettieri, ha ottime chances di farcela. Lo dice un sondaggio in esclusiva condotto dalla Ipr Marketing. Lettieri non soltanto è in corsa ma «rischia» addirittura di farcela contro Antonio Bassolino e Luigi De Magistris. L'analisi conferma che i due esponenti di sinistra sono molto più noti rispetto all'ex presidente dell'Unione degli Industriali della Provincia di Napoli; ma Lettieri per ora è in testa alla classifica dell'intenzione di voto. Il candidato berlusconiano sarebbe votato al primo turno dal 29 per cento degli intervistati con un range di oscillazione che va dal 27 al 31. Dietro c'è l'attuale prim

o cittadino De Magistris, fermo al 23 per cento mentre Bassolino lo segue a ruota con il 22 per cento. Malino il candidato del Movimento 5 Stelle che, per ora, sarebbe gradito da due cittadini su dieci. Anche se si guardano i risultati relativi alle coalizioni il centrodestra può sorridere: il vantaggio è evidente; centrodestra al 27 per cento con Forza Italia al 13, Lista civica Lettieri al 5, Fratelli d'Italia al 4, Area popolare al 3 e altri di centrodestra al 2. Bassolino può contare sul 18 per cento del Pd e, con altre liste minori collegate, potrebbe arrivare al 23,5 per cento. Peggio di lui, però, farebbe l'attuale sindaco De Magistris, appoggiato dalla Lista arancioni per De Magistris, da Sel e da Rifondazione comunista. Totale: 22 per cento.Insomma, anche a Napoli potrebbe ripetersi quanto successo in Liguria alle ultime regionali. Lì la sinistra si presentò divisa e il consigliere politico di Berlusconi, Giovanni Toti, riuscì a sbaragliare la piddina Raffaella Paita. Anche Lettieri lo sa e, dopo aver ottenuto l'incoronazione da Berlusconi, parla di «modello Venezia» anche per Napoli. In fondo lui è un candidato non-politico come Luigi Brugnaro, primo cittadino in laguna del centrodestra.

Lettieri è uomo d'azienda tanto da aver titolato l'autobiografia «L'imprenditore scugnizzo». E dalla prefazione firmata Antonio Polito si legge: «Gianni Lettieri è ciò che in America chiamerebbero un self-made man. Un uomo che si è fatto da solo. Uno che ha cominciato da ragazzo, nel ramo commerciale in cui lavorava il padre, e con l'ingegno e anche la furbizia tipica di un napoletano, si è trasformato in imprenditore, capace di uscire dall'ambito geografico e settoriale di partenza, e di aver successo». È stato, s'è detto, È presidente dell'Unione industriali della provincia di Avellino e di Napoli e già nel 2011 s'era candidato sindaco della città. Oggi guida l'opposizione in Consiglio comunale e giura: «Non mi rassegno al declino di Napoli e sono pronto a mettere da parte il mio essere imprenditore per questa città». La sua parola d'ordine? «Basta politicanti e populisti. A Napoli serve un governo di salute pubblica». Altro messaggio che è piaciuto molto: «Se sarò sindaco rinuncerò allo stipendio e lo devolverò alle famiglie meno abbienti». Lettieri perse proprio contro De Magistris.

Ma adesso dice: «Come diceva Kennedy, si può ingannare tutti una volta, qualcuno qualche volta ma mai tutti per sempre».FCr

Commenti