Politica

Sparatoria in centro a Napoli Ferita una bimba di 10 anni

Assalto della camorra contro tre ambulanti stranieri Un proiettile vagante colpisce la piccola, fuori pericolo

Simone Di Meo

Napoli Rischia di finire in tragedia la folle spedizione punitiva della camorra: una bimba di 10 anni è stata ferita da un colpo di pistola alla caviglia al termine di una rissa tra gli esattori del clan Mazzarella e un gruppo di commercianti di colore.

Via Maddalena: Forcella, centro antico della città. A pochi passi dall'attico dove il boss Luigi Giuliano 'o rre brindava con Diego Armando Maradona ai successi azzurri, l'inferno scoppia poco prima di mezzogiorno. Cinque o sei persone, secondo la ricostruzione della Squadra mobile partenopea, si accaniscono bastoni in pugno su un commerciante di pellami originario del Senegal che non vuole pagare la tangente. La vittima gestisce una piccola rivendita nella zona della Maddalena, storica roccaforte dei Giuliano prima e dei Mazzarella-Sibillo poi. Scene ordinarie di questi tempi nel capoluogo campano. Le cosche, senza più i grandi business del traffico di sostanze stupefacenti, sono ridotte alla fame. E ripiegano sui «piccoli» delitti. Soprattutto le estorsioni. L'ordine è unico: tutti devono pagare la «tassa della tranquillità» al commando che arriva da San Giovanni a Teduccio. I negozianti ma anche i venditori ambulanti. A maggior ragione gli immigrati che gestiscono in proprio i commerci degli elettrodomestici low cost e dell'abbigliamento usa e getta. Il «prezzario» solitamente si aggira sui 20-30 euro alla settimana.

La vittima designata si ribella o, più probabilmente, chiede una dilazione per onorare l'impegno. L'emissario del gruppo criminale che, da qualche mese, sta seminando il panico nei vicoli un tempo cari a Totò e a Eduardo de Filippo non cede. La regola è che si paga cash, sull'unghia. Non sono previsti versamenti in differita né cambiali. Da solo però l'esattore non può far valere la legge del più forte. Va via e torna con i rinforzi, poco dopo. È a questo punto che inizia il calvario della piccola. Nuova richiesta al venditore ambulante. Stessa risposta. Volano schiaffi e pugni. Uno dei sei camorristi brandisce un revolver di piccolo calibro e, per aggredire i colleghi del commerciante intervenuti a dargli man forte per spirito di solidarietà, esplode diversi colpi di pistola. Il mercato si svuota in un attimo. Uno dei proiettili vaganti si conficca nella carne tenera della bambina che è nei paraggi col padre. Con lei, finiscono in ospedale anche tre extracomunitari. Mentre per la piccola le condizioni mediche sono tranquillizzanti è stata già operata e tra domani e dopodomani sarà pure dimessa dall'ospedale «Santobono» uno degli ambulanti feriti versa in condizioni critiche. È ricoverato in prognosi riservata presso il «Loreto mare», dove si trovano pure gli altri due connazionali.

L'arrivo della volante del più vicino commissariato impedisce che scoppi una rivolta da parte della folta comunità di africani presente in zona. Sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di sicurezza della zona.

La polizia avrebbe comunque già una precisa idea dei componenti del commando.

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