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"Spazza-rom" alla Camera: niente sussidio a chi sfrutta l'accattonaggio dei minori

L'emendamento di Fratelli d'Italia a Montecitorio

"Spazza-rom" alla Camera: niente sussidio a chi sfrutta l'accattonaggio dei minori

Roma - Niente reddito di cittadinanza per chi sfrutta i minori. Fratelli d'Italia ha presentato un emendamento per impedire l'accesso all'erogazione dell'assegno sociale già definito lo «spazzarom». A spiegare come funziona la norma i deputati FdI Andrea Delmastro e Giovanni Donzelli. L'obiettivo è rendere impossibile a tutti coloro che utilizzano i minori nell'accattonaggio di avere accesso al reddito di cittadinanza. E non soltanto a loro. «Corrotti, pedofili, violentatori sessuali, rapinatori, malfattori di animali, usurai: tutti avranno incredibilmente il reddito di cittadinanza -denunciano- Fratelli d'Italia ha presentato una serie di emendamenti affinché questa gente alla quale andrebbe comminata la perdita di cittadinanza, non abbia almeno il reddito di cittadinanza. In particolare, abbiamo presentato lo spazzarom: un emendamento che impedisca a chi è stato condannato per impiego di minori nell'accattonaggio a percepire il reddito di cittadinanza. Così si difende la legalità».

La possibilità che usufruiscano del reddito anche persone «indegne» è apparsa concreta quando è emerso che alcuni esponenti del clan Spada, una delle famiglie criminali leader a Ostia, avevano richiesto il reddito di cittadinanza. Tutti infatti risultavano disoccupati e privi di qualsiasi fonte di sostentamento. Soltanto a quel punto i relatori grillini del provvedimento si sono resi conto che era necessario porre paletti chiari per avere diritto all'assegno ed avevano dunque presentato un emendamento per escludere chi ha subito una misura cautelare personale.

Norme insufficienti per Fratelli d'Italia che ora chiedono venga approvata la loro proposta di modifica.

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