Cronaca nera

Sposa l'assassino di Willy. "Sono certa, lo aspetterò"

Le nozze con Mario Pincarelli, condannato a 21 anni per l'omicidio di Colleferro. Lei si è innamorata guardando la tv

Sposa l'assassino di Willy. "Sono certa, lo aspetterò"

Ascolta ora: "Sposa l'assassino di Willy. "Sono certa, lo aspetterò""

Sposa l'assassino di Willy. "Sono certa, lo aspetterò"

00:00 / 00:00
100 %

Si è innamorata di lui vedendolo al telegiornale. Un colpo di fulmine per quel 25enne tatuato - condannato a 21 anni in Cassazione per aver ammazzato di botte, nel 2020 a Colleferro, il giovane Willy Monteiro Durante, insieme ai fratelli Marco e Gabriele Bianchi e Francesco Bellegia - che continuava a vedere a distanza durante le udienze del processo. Mentre intratteneva con lui dietro le sbarre una fitta corrispondenza, sfociata in un amore a distanza fino alla richiesta di matrimonio, nonostante la pesante condanna definitiva.

Nozze che sono state celebrate ieri mattina nella cappella del carcere di Civitavecchia, dove Laura Roffo, 28 anni, di Bracciano, è arrivata a bordo di una 500 nera scortata da alcuni familiari che tenevano alla larga i giornalisti, anche insultandoli e sputandogli addosso. «Schifosi andate via», inveiva un anziano parente mentre la giovane entrava nel cancello della casa circondariale dove ha incontrato per la prima volta dal vivo l'uomo che poco dopo è diventato suo marito, Mario Pincarelli. Il rito civile è durato pochi minuti ed è stato officiato da un ufficiale giudiziario del Comune di Civitavecchia alla presenza dei soli parenti stretti. Senza fronzoli, né foto. La sposa indossava un abito rosa con paillettes e uno spacco che lasciava intravedere un grande tatuaggio sulla coscia e un foulard nero per coprirsi il volto. Testimone di lui il suo avvocato, Loredana Mazzenga, che lo ha assistito nel corso del processo riuscendo a strappare alla Cassazione una pena inferiore rispetto a quella degli altri tre imputati. Testimone di lei, un familiare. «Pincarelli ha detto che voleva avere questa esperienza, nulla di più», ha spiegato il legale. La 28enne le ha detto di essere «tanto convinta»: «Sa che ci vorrà del tempo prima che possa incontrarlo, ma ha detto che lo aspetterà». Certo, adesso che sono marito e moglie si potranno sentire al telefono e lei potrà fargli visita nella sala colloqui del carcere una volta a settimana, ma prima di poter pensare ad una vita insieme passeranno anni e anni: anche considerando lo sconto di pena (45 giorni per ogni semestre trascorso in carcere), la libertà anticipata di Pincarelli non dovrebbe scattare prima del 2036. Mistero sul perché una giovane donna decida di sposare un uomo condannato per un delitto tanto crudele, anche se lei lo considera innocente, e per di più mai conosciuto prima. L'avvocato Mazzenga dice di non aver mai parlato di questo con la sposa. Il matrimonio, assicura, non porterà permessi premio al suo assistito, a suo dire l'unico tra gli imputati ad avere espresso vicinanza ai familiari di Willy. «Più che avvicinarsi con le parole, questo ragazzo non poteva fare», spiega Mazzenga.

Non ci sarebbe un desiderio di notorietà dietro alla decisione di sposare un uomo condannato a 21 anni di carcere per aver pestato a morte un ragazzino mentre era a terra inerme, anzi la neosposa non avrebbe gradito il clamore suscitato dalla notizia. Alla fine della cerimonia Laura Roffo e i parenti sono andati via senza rilasciare dichiarazioni.

Neanche i familiari del povero Willy hanno voluto commentare.

Commenti