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Sprint dei grillini sul nuovo stadio. Il sindaco: pronti entro il 3 marzo

L'«ok» di Di Maio: «L'avevamo detto in campagna elettorale»

Sprint dei grillini sul nuovo stadio. Il sindaco: pronti entro il 3 marzo

Roma. «Abbiamo detto in campagna elettorale che lo stadio andava fatto e al momento è un nostro obiettivo. Il Movimento 5 Stelle andrà avanti». Lo ha detto ieri il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, a In mezz'ora e puntualizzando che «sul come vada fatto lo stadio ci sono trattative in corso tra il Comune e la società Roma, per preservare valori fondamentali del nostro modo di amministrare». Una retromarcia o quasi rispetto all'intransigenza dei pentastellati verso le opere pubbliche sancita anche da un post su Facebook del sindaco Virginia Raggi. «Sulla base di un percorso di confronto avviato nelle ultime settimane per verificare gli atti necessari alla conclusione della procedura entro il 3 marzo, abbiamo attivato dei tavoli tecnici», ha scritto aggiungendo che l'obiettivo è «lavorare con determinazione alla fattibilità del progetto nel rispetto delle regole».

In realtà nei giorni scorsi, un altro esponente di punta dei grillini, Alessandro Di Battista, aveva ribadito che «quando il Movimento dice che una cosa si fa, si fa». Tutte queste frasi, tuttavia, si prestano anche a essere smentite considerato che sul capitolo Olimpiadi i grillini spesso sono stati ondivaghi prima di formalizzare improvvisamente un «no» e soprattutto se si tiene conto che i duri e puri della base M5S della Capitale vorrebbero indire una consultazione via Internet sul nuovo stadio di Tor di Valle.

L'indebolimento della posizione dell'assessore pseudo-dimissionario all'Urbanistica, Paolo Berdini, facilita il raggiungimento di un'intesa tra Comune, As Roma e Parsitalia, l'impresa della famiglia Parnasi che si incaricherà della realizzazione del nuovo impianto all'interno di un più ampio progetto di sviluppo immobiliare. Le cubature previste sarebbero tre volte superiori a quelle previste dal piano regolatore per l'area di Tor di Valle e solo per il 14% riguardano lo stadio (il progetto prevede circa 15 edifici tra alberghi, negozi, ristoranti e soprattutto i tre grattacieli firmati da Daniel Libeskind).

Secondo indiscrezioni successivamente smentite, prima di Natale l'assessore allo Sport ed ex vicesindaco, Daniele Frongia, avrebbe incontrato il gruppo Parnasi e avrebbe concordato un taglio delle cubature tra il 20 e il 40 per cento.

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