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"Stiamo costruendo un Paese più sicuro, forte e orgoglioso"

Nel discorso dell'Unione evita il Russiagate e fa appello ai dem. «Stop agli immigrati in difesa degli americani»

"Stiamo costruendo un Paese più sicuro, forte e orgoglioso"

Donald Trump preme l'acceleratore sull'ottimismo. Accantonati i toni cupi dell'esordio davanti al Congresso a Camere riunite, l'anno scorso, il presidente Usa nel suo primo discorso sullo Stato dell'Unione parla di un «nuovo momento americano». E dimentica, almeno per un giorno, le grane del Russiagate e la guerra con media e fake news.

APPELLO A UNITÀ

Trump invita gli americani a «mettere da parte le differenze» e «cercare un terreno comune», lanciando un appello all'unità e chiedendo ai democratici di lavorare a soluzioni di compromesso con i repubblicani. «Insieme stiamo costruendo un'America sicura, forte e orgogliosa - chiosa - Voglio parlare del tipo di futuro che avremo e del tipo di nazione che saremo. Tutti noi, insieme, come una sola squadra, un solo popolo, una sola famiglia americana». «Stasera - continua - sto tendendo una mano per lavorare con i membri di entrambi i partiti per proteggere i nostri cittadini di qualsiasi estrazione, colore e credo».

ECONOMIA

«L'era della resa economica è finita», annuncia The Donald elencando gli «straordinari successi» del suo primo anno alla Casa Bianca, a partire dal taglio delle tasse «più grande della storia Usa». «Da quando abbiamo approvato la riforma fiscale circa tre milioni di lavoratori hanno già ottenuto bonus, molti dei quali di migliaia di dollari - ricorda - Apple ha appena annunciato un piano per investire un totale di 350 miliardi di dollari negli Usa e assumere altri 20 mila lavoratori». Poi parla dei record della Borsa, i nuovi 2,4 milioni posti di lavoro, l'aumento dei salari, le richieste di disoccupazione mai così basse «da 45 anni», e «qualcosa di cui sono molto orgoglioso: la disoccupazione fra i neri ai minimi mai registrati». E in campo commerciale, «l'America ha finalmente voltato pagina su decenni di accordi iniqui».

IMMIGRAZIONE

Il presidente rilancia il suo piano per regolarizzare 1,8 milioni di illegali, «tre volte il numero della precedente amministrazione», in cambio dei fondi per il muro col Messico, l'aumento degli agenti di frontiera, la fine della lotteria dei visti e la limitazione della «catena migratoria» a coniuge e figli minorenni. Parole che non piacciono ai democratici, ma lui spiega: «È mio dovere proteggere gli americani, perché anche loro sono dreamers».

INFRASTRUTTURE

Lancia un appello bipartisan invitando il Congresso ad approvare una legge che generi almeno 1.500 miliardi di dollari per il suo piano sulle infrastrutture. Un sforzo finanziario da sostenere insieme a governi statali e locali, ma anche con investimenti privati. «Chiedo a entrambi i partiti di unirsi per fornire infrastrutture sicure, veloci, affidabili e moderne - prosegue - di cui la nostra economia ha bisogno e che la gente merita».

GUANTANAMO

Il tycoon annuncia anche di aver firmato un ordine esecutivo per «tenere aperto il carcere di Guantanamo, mantenendo un'altra promessa».

POLITICA ESTERA

Molto limitata l'attenzione che Trump dedica alle questioni internazionali. Il Commander in Chief vanta l'aver cacciato l'Isis da Siria e Irak, pur se «molto resta ancora da fare». Quindi invia un messaggio di solidarietà agli iraniani «nella loro coraggiosa lotta per la libertà» e un monito forte contro la Corea del Nord e la «natura depravata» del suo leader Kim Jong Un. Riaffermando la necessità di modernizzare e ricostruire l'arsenale nucleare come deterrente.

RECORD TWITTER E DURATA

Il primo discorso di Trump sullo Stato dell'Unione è il più twittato di sempre, con 4,5 milioni di cinguettii. E anche uno dei più lunghi: un'ora e 20 minuti, superato soltanto da Bill Clinton nel 2000 (1 ora e 29) e nel 1995 (1 ora e 25).

Secondo un sondaggio di Cbs News, tra gli americani che lo hanno seguito, il 75% approva le sue parole, mentre il 25% le disapprova.

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