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Stilosa e di concetto La moda di Armani ha i piedi per Terra

L'omaggio al Pianeta in pericolo con una collezione ispirata alla natura

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«Se il Sole muore, se la Terra muore, se la nostra razza muore con la Terra e col Sole, allora anche ciò che abbiamo fatto fino a quel momento muore». Comincia così uno degli ultimi capitoli di Se il sole muore, libro inchiesta scritto da Oriana Fallaci nel 1965 sull'epopea spaziale americana. Finisce dicendo che se il sole muore e se la terra muore, noi vivremo lassù, dove «non ci sono fiori, né pesci, ne uccelli». Ti viene in mente questo mentre Giorgio Armani spiega che pur rimanendo nel genere vendibile e portabile, con la sublime collezione della prossima estate in passerella ieri pomeriggio, ha voluto dare un colpo d'ala. Infatti la natura protagonista indiscussa di questa fashion week, diventa quasi un pretesto per raccontare una donna che vola mantenendo i piedi per terra. La sfilata comincia con un completo pantaloni nello stesso grigio madreperlaceo di un'alba metropolitana, continua con il marrone del caffè mischiato al bluette di un pesce tropicale per poi esplodere in una sinfonia di fiori e foglie nei toni più pallidi ed elusivi di rosa, celeste e beige. La foglia di Monstera, pianta da appartamento comune quanto il tronchetto della felicità, diventa quindi il più insolito motivo ornamentale con queste tinte siderali oltre a definire la forma stessa di una giacca ai confini della realtà: senza peso tanto è leggera, con le forme delineate dal piazzamento cromatico. A tutto questo bisogna aggiungere divine scarpine trasparenti e decorate da fiori degni de Il giardino delle delizie di Bosh. Dello stesso livello tutte le borse e i grandi gioielli che quasi si fondono con questi vestiti che hanno la forza del nuovo senza mai scadere nella stucchevole ricerca della novità. Da togliere il fiato le nuove giacche con la manica a raglan e i soprabiti da sera interamente coperti da cristalli sognanti. Anche da Ermanno Scervino si parla di una natura che non c'è e le grandi palme che decorano le classiche gonne a matita, i grandi soprabiti a kimono oppure le camicie di lui indossate con garbo infinito da lei, evocano la serie dell'Oasi Pop di Mario Schifano. Poi ci sono i capi in un tipo di eco pelle così preziosa e setosa da garantire lo stesso comfort della pelle vera. L'azzurro del cielo perde quel certo non so che di stucchevole, il giallo canarino diventa malizioso e nella stupenda maglieria sembrano intrappolate milioni di lucciole. Bellissima in ogni sua parte la sfilata con cui Massimo Giorgetti celebra i primi 10 anni di MSGM. L'adorabile stilista riminese in ognuna delle 47 uscite cita qualcosa del suo stesso passato senza mai cadere nella ricerca d'archivio. Pizzo, frange, fiocchi, colori forti, maniche a jambon, quadri e volant diventano un nuovo percorso di stile che nel finale si colora di emozione. Impeccabile lo styling con le stupende pantofoline di raffia e quelle scarpette che a Milano si dicono «da sciura» messe provocatoriamente con il calzino bianco. Questo stesso dettaglio nelle nuove e bellissime scarpe Viva di Ferragamo ci fa quasi inorridire: come ammazzare ogni traccia di sex appeal. Del resto l'importanza dello styling è fondamentale quando presenti pezzi stupendi ma calibrati su quel fascino discreto della borghesia che è sempre a rischio noia. Fa quindi benissimo Lorenzo Serafini a rielaborare per la sua Philosophy lo stile delle due principesse di Monaco. La ribelle Stephanie e l'elegante Caroline diventano facce diverse della stessa medaglia. Anche qui gli accessori sono messi benissimo: veri gioielli da cassaforte reale prestati da Eleuteri per l'occasione e il primo occhiale da sole prodotto su licenza per Philosophy da Lozza. Da GCDS marchio di streetwear in pazzesca ascesa creato da Giuliano Calza, un trentenne di Napoli cresciuto tra l'Italia e Shangai, è di scena una felice assurdità: il carinismo e il tropicale. Carino in giapponese si dice Kawaii e non c'è nulla di più tropicale delle Hawai, da qui il titolo K-Hawaii che nasconde colori incredibili, la mania del surf, Jurassic Park, i manga e Dio solo sa cos'altro. Divertentissimo. Missoni è stupenda, ispirata dal sogno molto concreto di un'estate tra la Sardegna e St Tropez, con un lui che è Serge Gainsourgh e una lei che è Jane Birkin entrati però in uno stargate che li trasporta a oggi.

Certo sfilare ieri con il derby e il concerto di Jovanotti che hanno paralizzato Milano non è stato il massimo.

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