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Stop a rialzi e cuscini. Cambiano le regole dei seggiolini in auto

Quelli semplificati non sono sicuri. Obbligatorio lo schienale integrato

Stop a rialzi e cuscini. Cambiano le regole dei seggiolini in auto

Con l'anno nuovo è stata introdotta una modifica alle normative che regolamentano il trasporto dei bambini in auto, nello specifico di quelli alti fino a un metro e 25. L'innovazione non fa parte dell'annunciato aggiornamento del Codice della Strada, ma cambia le indicazioni per le omologazioni dal 1° gennaio 2017. L'articolo 172, quello che regolamenta la materia, resta infatti immutato nel testo che detta il corretto uso di cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta per bambini. In sostanza stabilisce che «i bambini di statura inferiore a 1,50 m devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato secondo le normative stabilite dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, conformemente ai regolamenti della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite o alle equivalenti direttive comunitarie». Oggi sono previsti cinque gruppi di classificazione dei seggiolini. I primi due, 0 e 0+, sono riservati ai neonati fino a 9 o 13 kg di peso e si montano in senso opposto a quello di marcia, mentre 1, 2 e 3 sono rispettivamente omologati da 9 a 18 kg, da 15 a 25 kg e da 22 a 36 kg. Questi ultimi possono essere anche multigruppo e con un unico acquisto è anche possibile seguire lo sviluppo del bambino.

Nell'elenco dei dispositivi omologati sono destinati a sparire quei cuscini, chiamati comunemente alzatine o booster, che non integrano uno schienale per i piccoli con una statura fino a 125 cm. In sostanza cambiano le definizione, visto che fino a tutto il 2016 era fissato un limite di peso intermedio, di 15 kg, superato il quale era possibile utilizzare seggiolini «semplificati» fino al raggiungimento del metro e mezzo di altezza. In pratica, le nuove norme introdotte a livello europeo tendono a incrementare la sicurezza dei bambini con età compresa tra i cinque e gli otto anni, per i quali i rialzi non hanno mai dimostrato un'efficacia adeguata. L'inserimento di quegli adattatori, con o senza braccioli, ha il semplice obiettivo di sollevare la seduta ma in modo precario: la cintura scorre troppo vicina al collo e la protezione in caso di urto laterale risulta quasi nulla.

Attualmente i sistemi di ritenuta per auto devono rispettare le norme di omologazione Un Ece R129 e Un Ece R44. La seconda è quella introdotta da più tempo e prevede più aggiornamenti, contraddistinti da due numeri aggiuntivi: 01 e 02 che caratterizzano i seggiolini prodotti fino alla metà degli anni Novanta e ora fuorilegge, 03 e 04 attualmente in vigore.

Bisogna tenere in considerazione questi elementi in previsione di un acquisto perché le sanzioni in caso di mancato uso dei sistemi di ritenuta o di utilizzo di un dispositivo privo di omologazione comportano una sanzione da 80 a 323 euro. Ma se l'infrazione è ripetuta, alla terza violazione in due anni è prevista la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi. Come spesso accade l'introduzione di una nuova norma non cancella di netto la precedente, quindi le alzatine prive di schienale per i passeggeri fino a 125 cm saranno ancora in vendita e probabilmente diverranno fuorilegge solo la prossima estate con l'entrata in vigore dell'omologazione R129-02. I dispositivi potranno ancora essere acquistati e utilizzati, ma è evidente che l'uso dei modelli dotati di schienale integrato sono quelli che garantiscono una maggiore sicurezza, rendendo più efficace l'uso della cintura. Nella fase di transizione potrebbero verificarsi anche eccessi di severità di applicazione delle norme, ma è evidente che chi trasporta piccoli di statura compresa tra 1,25 e 1,50 metri può continuare a utilizzare i rialzi.

E in caso di sanzione non resta che presentare un ricorso.

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