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La strana battaglia di Grillo che regala un alibi a Renzi

Il cambio di rotta dei grillini è un grande favore al premier in caso di sconfitta Scaricherà tutto su M5S se salterà la stepchild adoption, che molti nel Pd non vogliono

La strana battaglia di Grillo che regala un alibi a Renzi

È stata una scelta di realpolitik quella che ha portato Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio a decidere per il dietrofront sulle unioni civili, ribaltando di fatto quella che per mesi è stata la posizione di quasi tutti i parlamentari Cinque scelte. Un cambio di linea dettato dalla volontà di coprirsi a destra e non deludere l'ala cattolica del Movimento, oltre che dall'esigenza di venire in contro all'elettorato del Centro e del Sud, più sensibile alle ragioni della Chiesa. Una decisione - questa è la lettura concorde - che politicamente dovrebbe mettere in difficoltà Matteo Renzi, lasciandolo con il cerino in mano su un tema tanto delicato e divisivo come quello della stepchild adoption.Il dubbio, però, è che le cose siano andate esattamente al contrario. E che Grillo e Casaleggio non abbiano fatto altro che un grande favore al premier. Che ora, comunque vadano i delicati passaggi in cui al Senato si voterà a scrutinio segreto, avrà sempre l'alibi dei Cinque stelle e su di loro potrà scaricare ogni responsabilità. I riflettori, insomma, non sono più puntati sulla corposa pattuglia di senatori del Pd - una trentina circa - che erano pronti a sfilarsi sulla stepchild adoption e che potevano diventare i primi responsabili di un eventuale scivolone parlamentare. In quel caso per Renzi - che la legge l'ha fortemente voluta e che sarebbe stato affossato dal suo partito - la sconfitta sarebbe stata politicamente pesantissima. Adesso, invece, la situazione si è ribaltata. E se nei voti segreti l'adozione del figlio del partner nelle coppie omosessuali dovesse cadere sotto il fuoco amico, la colpa andrebbe comunque ai Cinque stelle. Con Renzi che sarebbe il primo a puntare il dito contro Grillo, scaricando su di loro ogni responsabilità.Dopo la piroetta grillina, insomma, il premier ha la copertura che gli mancava. E questo senza che il ddl Cirinnà sia più a rischio di prima: è lecito pensare, infatti, che nel segreto dell'urna i senatori Cinque stelle contrari alla stepchild adoption si sarebbero smarcati anche senza il placet di Grillo. Renzi, dal canto suo, può continuare ad usare il provvedimento sulle unioni civili come grimaldello per recuperare voti a sinistra, soprattutto in vista della tornata amministrativa di giugno. Anzi, dovessero saltare le adozioni, Sel e Sinistra italiana farebbero davvero molta fatica ad addossare la colpa al Pd, nonostante i Dem sul tema siano notoriamente spaccati. Ed anche per questo che Renzi continua ad escludere ogni ipotesi di stralcio della stepchild adoption.

Significherebbe intestarsi la sconfitta.

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