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Viene beccato senza il biglietto ​scaraventa il controllore giù dal treno

Il capotreno minaccia di fargli la multa e di farlo scendere alla fermata successiva. Lo straniero lo attacca e lo butta giù dalle scele del treno

Viene beccato senza il biglietto ​scaraventa il controllore giù dal treno

Una nuova aggressione, l'ennesima, su un treno regionale. L'ultimo fatto di cronaca, come ricostruito dal Giorno, ha interessato la linea Arona-Milano. Sul treno 10403, partito alle 6.54 con destinazione Porta Garibaldi, il controllore è stato aggredito da uno straniero che, dopo essere stato pizzicato senza il biglietto, lo ha scaraventato giù dal convoglio. Un volo da una vettura a due piani che gli ha procurato la rottura della spalla rotta e numerose ferite. "I treni delle tratte lombarde - denuncia il deputato leghista, Paolo Grimoldi - continuano a essere un far west dove passeggeri e controllori sono in balia di immigrati stranieri, spesso clandestini che non dovrebbero trovarsi qui".

L'incubo per il controllare è inziato mentre il treno si trovava a pochi chilometri da Sesto Calende. Il passeggero, un ventenne italiano di origine straniera, è andato in escandescenze quando il capotreno che lo aveva beccato senza il biglietto gli ha comunicato che gli avrebbe fatto la multa e che sarebbe dovuto scendere alla fermata successiva. A quel punto il giovane lo avrebbe attaccato: si è scagliato contro di lui all'improvviso, lo ha spintonato fino a farlo cadere dalle scale interne del convoglio a due piani. Quando il treno 10403 è arrivato in stazione a Sesto Calende, gli agenti della Polfer hanno bloccato l'aggressore.

"Non passa settimana, sui treni in Lombardia, senza che accadano fatti come questi, senza che un controllore venga aggredito", denuncia Grimoldi. Il capotreno 37enne è stato accompagnato in ospedale ad Angera per sospetta lesione non grave a una spalla. "Come Lega - continua il deputato del Carroccio - denunciamo ancora una volta come i treni delle tratte lombarde continuino ad essere un far west dove passeggeri e controllori sono in balia di immigrati stranieri, spesso clandestini che non dovrebbero trovarsi qui". La Regione Lombardia, a sue spese, sta pagando un servizio di vigilanza privata sui treni lombardi e nelle stazioni. "Ma è evidente che serve di più - spiega Grimoldi - servono i militari dell'esercito, sui vagoni e nelle stazioni, per controllare quanto avviene a bordo ma anche chi sale e chi scende.

Il governo, seppur dimissionario cosa aspetta a intervenire? Il ministro Minniti e il ministro Pinotti cosa aspettano a svegliarsi? Aspettano che ci scappi il morto?".

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