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"Supercelle" e "downburst": il vocabolario del meteo tropicale

Gli esperti si adeguano ai fenomeni estremi: ecco le nuove parole che descrivono le allerte maltempo

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Con il meteo che cambia, cambiano anche le parole per descriverlo. E non bastano più quelle classiche delle previsioni. Ne servono altre, più specifiche, più calzanti, che non si possono più ridurre a un generico «precipitazioni» o a un «venti forti».

La sfida dei meteorologi sui siti internet è utilizzare termini semplici e immediati, per far arrivare con chiarezza messaggi di allerta e prevenire rischi e imprudenze. Ma quest'estate il maltempo è stato così sui generis che non è stato semplice sintetizzarlo in un logo o in una parola. Anche l'infografica si rinnova per raccontare quello che avviene sopra le nostre teste: nelle mappe compare sempre più spesso il colore viola per indicare le aree dove le piogge sono «forti/fortissime», viene annunciata la traiettoria dei cicloni. Hanno sempre più rilevanza le mappe che raccontano il rischio frane. E nel vocabolario meteo entrano definizioni come piogge non solo abbondanti ma «abbondantissime», tempesta di fulmini, super cella, downburst. Le supercelle sono temporali eccezionali, temuti per la particolare violenza. Possono essere confusi, ad occhio nudo, con i tipici temporali da cumulonembo, ma hanno una genesi diversa. Al loro interno nascondono vortici fortissimi, con un diametro di chilometri, e sfociano in grandinate violente. Il downburst è invece un fenomeno tipicamente subtropicale che ormai si verifica di frequente anche nell'area mediterranea in concomitanza con temporali molto forti. Si può formare durante un temporale quando la corrente discensionale, downdraft, è molto forte e raggiunge il suolo schiantandosi violentemente a terra e provocando uno «scoppio» (burst appunto), con l'accelerazione dovuta a pioggia o grandine. A questo punto l'aria si espande orizzontalmente a velocità variabile e provocando raffiche di vento potenti, come un potentissimo phon in grado di falciare gli alberi.

Stiamo imparando a conoscere la differenza tra vento forte e raffiche improvvise, a guardare i video dell'infografica dei siti per seguire il percorso del ciclone Poppea e capire esattamente a che ora e come colpirà la zona in cui abitiamo.

Tecnicismi che sembrano presi in prestito dal meteo tropicale ma che potrebbero diventare familiari e, seppur in casi sporadici, ci potrebbero far evitare comportamenti sbagliati.

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